«Earth, Wind and Liars» è il titolo dell’editoriale di Paul Krugman pubblicato sul New York Times in cui l’economista sostiene che i costi delle energie rinnovabili – soprattutto eolico – sono crollati in misura così marcata che «non vi è più alcuna ragione per pensare che sia difficile raggiungere una drastica decarbonizzazione dell’economia. Di conseguenza, non vi è ragione per ritenere che farlo imporrebbe significativi costi economici».
Nonostante sia condivisibile l’entusiasmo di Krugman per la rapida riduzione dei costi di eolico, solare, batterie e altre tecnologie «low-or-zero-carbon», lo è molto meno l’idea cui sembra sottendere l’editoriale, ovvero che l’unico vero ostacolo alla decarbonizzazione siano i forti interessi che ruotano attorno alle fonti fossili e che condizionano le politiche dei governi. Diversamente, questo percorso sarebbe economico e facilmente perseguibile.
Se è certamente vero che alcuni a Washington, non ultima l’Amministrazione Trump, abbiano perseguito politiche volte a rallentare o invertire la recente riduzione di emissioni di gas serra negli Stati Uniti, la rapida decarbonizzazione è ancora ostacolata da numerose barriere economiche e sociali.
Il processo di decarbonizzazione non sarà cosa facile e le compagnie che operano nelle fossili e i politici che le supportano non sono di certo i soli ostacoli al raggiungimento degli obiettivi climatici di lungo termine. A fronte di una miriade di sfide, vi è una grande varietà di misure tecnologiche e politiche che possono facilitare la transizione verso un futuro a basse emissioni climalteranti.
Sul versante tecnologico, gli imprenditori stanno perseguendo diverse strategie che possiedono enormi potenzialità. Dal lato della ridistribuzione dei costi, è importante orientarsi verso strategie più efficienti rispetto agli incentivi alle rinnovabili, come la fissazione di un prezzo per le emissioni climalteranti, cui si potrebbe affiancare un sussidio nelle fasi dei processi di sviluppo più refrattarie a questo tipo di incentivi. Un simile approccio potrebbe costituire una roadmap per gli investitori attuali, spianando il terreno per future tecnologie che oggi possiamo solo sognare. In sostanza, la strada da seguire è stata tracciata ma non sarà così facile percorrerla.
Per aggiungere un commento all'articolo è necessaria la registrazione al sito.
0 Commenti
Nessun commento presente.
Login