14 Dicembre 2018

I (timidi) progressi del settore elettrico verso la decarbonizzazione

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Gran parte del mondo scientifico e della comunità internazionale, preoccupata dal riscaldamento globale, auspica politiche energetiche che portino verso un rapido processo di decarbonizzazione. È opinione generalizzata che il settore su cui è più promettente intervenire sia quello legato alla produzione di energia elettrica.

Scopo dell’articolo di Ennio Macchi del Politecnico di Milano, pubblicato su Energia 4.18, è segnalare come, sulla base di dati storici incontestabili, nonostante i continui proclami e le misure adottate a favore delle fonti rinnovabili, il processo di decarbonizzazione del settore elettrico mondiale proceda a ritmi lentissimi, del tutto incompatibili con i traguardi fissati negli scenari ritenuti sostenibili. Nell’ultimo decennio, infatti, l’aumentata produzione delle tecnologie a zero emissioni è stata in grado di soddisfare solo un terzo dell’aumento di domanda mondiale di elettricità: il resto è stato prodotto da centrali termoelettriche alimentate da combustibili fossili, che hanno quindi continuato ad aumentare le emissioni di anidride carbonica.

“L’impressione di chi scrive è che regni un generale ingiustificato ottimismo sull’effettiva possibilità di raggiungere i traguardi che i vari scenari energetici periodicamente ci prospettano come indispensabili per salvare il nostro Pianeta dai drammatici effetti legati al riscaldamento globale. Questa impressione nasce da un esame oggettivo dei dati storici fornitici dalle statistiche mondiali sulla generazione elettrica e da una sottovalutazione delle difficoltà tecniche ed economiche da superare per raggiungere il traguardo desiderato”.

L’Autore porta a supporto delle due tesi numerose elaborazioni di dati sotto forma di grafici (13) e tabelle (3) partendo dal contesto globale per poi passare al setaccio quello continentale e italiano.

Come sarà il futuro del settore elettrico?

È l’interrogativo cui tenta di dar risposta in seguito senza “la presunzione di avanzare previsioni quantitative personali sul futuro, quanto mai incerto, dell’energia nel mondo” ma prendendo in esame i “molti «scenari», proposti da numerose e qualificate organizzazioni”.

Nelle conclusioni, l’Autore tira le fila delle sue analisi dei dati. “Perché il processo di decarbonizzazione del settore elettrico inizi veramente un cammino virtuoso sarebbero necessari provvedimenti molto drastici (una forte carbon tax da applicarsi su tutta la produzione elettrica [in] tutti i Paesi del mondo, ipotesi assai poco realistica!), con conseguenze pesanti sullo sviluppo economico”. La conclusione non lascia aditi a dubbi: “il quadro che emerge da questa analisi non induce a ottimismo sull’effettiva possibilità di realizzare in pochi decenni quel percorso di decarbonizzazione del comparto elettrico da tante parti auspicato”.

Il post presenta l’articolo I timidi progressi del settore elettrico mondiale verso la decarbonizzazione scritto da Ennio Macchi e pubblicato sul numero 4.18 di Energia (pp. 26-33)

Ennio Macchi è Professore emerito presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano


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