25 Marzo 2019

Quattro azioni per il futuro delle utility

LinkedInTwitterFacebookEmailPrint

È un periodo di grandi cambiamenti per le utility, di sostanziali rischi ma anche notevoli opportunità. La domanda elettrica è prevista aumentare nei prossimi decenni sospinta dalla crescita delle economie in via di sviluppo e dall’elettrificazione dei consumi finali. Saranno necessari nuovi e importanti investimenti, ma le utility devono agire in modo deciso e tempestivo per restare sul mercato.  

Nell’articolo pubblicato su Energia 1.19, Tiziano Bruno, David Frankel, Sébastien Léger e Antonio Volpin (partner di McKinsey) presentano i trend che stanno trasformando il settore e propongono quattro possibili azioni che consentano alle utility di resistere e prosperare.

Negli ultimi dieci anni, le utility di tutto il mondo hanno attraversato un periodo altalenante, a tratti faticoso. Nonostante la forte crescita della domanda mondiale di energia elettrica, diverse realtà hanno perso valore o realizzato ritorni inferiori alla media. Dall’analisi delle prime 50 utility asiatiche, europee e nordamericane quotate, realizzata da McKinsey, è emerso che il rendimento totale cumulato degli azionisti tra 2007 e 2017 è stato dell’1%, rispetto al 55% dell’indice MSCI World (benchmark per i fondi azionari globali).

Tra il 2016 e 2025 saranno necessari 7.200 miliardi di dollari nel settore elettrico, circa mille miliardi in più rispetto al decennio precedente – International Energy Agency

Nel prossimo decennio, è prevista una crescita della domanda di energia elettrica a un ritmo molto più sostenuto di ogni altra forma di energia, grazie allo sviluppo economico in Africa, Asia e America Latina e all’elettrificazione dei consumi finali, soprattutto trasporti e riscaldamento. Per coprire tale aumento, saranno necessari secondo l’International Energy Agency nuovi e importanti investimenti: 7,2 mila miliardi di dollari nel settore elettrico tra il 2016 e 2025, circa mille miliardi in più rispetto al decennio precedente.

Maggiori investimenti potrebbero migliorare le performance e la creazione di valore delle utility, allo stesso tempo, però, la concorrenza potrebbe inasprirsi con l’aumentare del numero di nuovi player in mercati precedentemente non accessibili, come Giappone, Messico e Arabia Saudita.

Prima di proporre la strategia delineata da McKinsey per il futuro delle utility, gli autori presentano nel dettaglio le radicali e rapide trasformazioni in atto con le quali le utility devono fare i conti (CAPIRE IL FUTURO: IMPLICAZIONI INDUSTRIALI). Tra queste, vi sono:

  • La convergenza verso contratti a lungo termine del modello dei ricavi per tutte le tecnologie di generazione di energia (Power Purchase Agreements o capacity mechanisms), che porterà a un calo della volatilità, ma non necessariamente ad un aumento dei margini;
  • Gli operatori in ambito trasmissione e distribuzione (T&D) vanno incontro a un’importante opportunità di crescita (ad es. sinergia con l’infrastruttura di telecomunicazioni ad alta velocità, come la fibra e le reti 5G), ma anche a grandi sfide (regolamentazione);
  • Da un punto di vista globale, la concorrenza nel mercato retail è ancora limitata e, dove esiste, i margini di profitto per i venditori sono limitati;
  • È improbabile che la crescita delle utility nei nuovi segmenti di business e nel downstream si trasformi in profitti nel breve termine;
  • Tassi di interesse e regolamentazione saranno molto più influenti che in passato.

Gli autori passano quindi a presentare le 4 possibili linee di azioni individuate da McKinsey per convertire la crescita del volume di affari in maggiori profitti (QUALI POSSIBILITÀ DI CRESCITA PER LE UTILITY?):

  1. Raggiungere economie di scala
  2. Adottare nuove tecnologie
  3. Orientare le discussioni regolatorie
  4. Esplorare opportunità adiacenti

“Il settore delle utility sta per entrare in un periodo caratterizzato al contempo da incertezza e significative opportunità di profitto sulle quali si sta generando una notevole competizione. Per restare sul mercato e prosperare, le utility devono agire in modo deciso e tempestivo.”

Il post presenta l’articolo Una strategia efficace per il futuro delle utility scritto da Tiziano Bruno, David Frankel, Sébastien Léger e Antonio Volpin e pubblicato sul numero 1.19 di Energia (pp. 44-48)

Tiziano Bruno è Partner di McKinsey (Milano), David Frankel è Partner di McKinsey (Los Angeles), Sébastien Léger è Partner di McKinsey (Parigi), Antonio Volpin è Senior Partner di McKinsey (Singapore)


0 Commenti

Nessun commento presente.


Login