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Copertina

1.2013

PETROLIO & GAS IN ITALIA

Un’opportunità per la crescita

TRASPORTO PUBBLICO IN ITALIA

Stato, prospettive e confronti internazionali

EFFICIENZA ENERGETICA

Condizioni od ostacolo alla green growth

 

 

 

 


 

EFFICIENZA ENERGETICA: CONDIZIONE OD OSTACOLO ALLA GREEN GROWTH?
di Tilman Santarius, Germanwatch, Berlino
santarius@germanwatch.org

Gli aumenti di produttività incentivano un uso più efficiente dell’energia (e delle risorse) ma allo stesso tempo incrementano la domanda. La crescita della domanda a seguito di un aumento di produttività è definito «effetto rimbalzo». Poiché tale effetto annulla una parte consistente del risparmio potenziale derivante dalle tecnologie e dalle misure di efficienza, una continua crescita economica finirà con l’impedire l’indispensabile riduzione del consumo totale di energia. Possono le politiche e le misure ambientali contenere o prevenire gli effetti rimbalzo e consentire quindi una crescita sufficientemente sganciata dall’uso di risorse naturali?

English Abstract
While vast productivity increases do indeed incentivize a more efficient use of energy (and resources), they rise demand at the same time. Such increased demand as a result of increased productivity is termed a «rebound effect». Because rebound effects nullify a considerable proportion of the savings potential of efficiency technologies and measures, continuous economic growth will eventually thwart the much-needed reduction of total energy consumption. Can environmental policies and measures curb or even prevent rebound effects and hence enable growth to be sufficiently decoupled from natural resouce use?

 

GREEN ECONOMY: METTERE IL CARRO DAVANTI AI BUOI
di G.B. Zorzoli, Coordinamento Associazione Fonti Rinnovabili ed EfficienzaEnergetica (FREE)
gb.zorzoli@fastwebnet.it

L’Europa ha affrontato la sfida del cambiamento climatico rinunciando a mettere in campo tutte le azioni necessarie ad avviare la trasformazione dell’attuale assetto socioeconomico in una compiuta Green Economy, scelta considerata politicamente troppo sfidante. La scelta gradualista – una misura settoriale, per quanto importante (la promozione delle energie rinnovabili), e un’altra globale (il meccanismo ETS), rivelatasi inefficace – oltre a non essere sufficiente a raggiungere gli obiettivi indicati da accordi internazionali, rischia di entrare in collisione con un sistema economico sostanzialmente immodificato.

English Abstract
EU faced the climate change by giving up a comprehensive set of policies aimed at the takeoff of the transition from today’s social and economic system to a Green Economy, because it was judged too challenging. The gradualistic choice, made up of promoting renewables (an important, but sectorial option) and of the ETS mechanism (global, but ineffective), in addition to its inadequacy to meet internationally agreed targets, risks running into a substantially unchanged economy.

 

INCENTIVI ALLE RINNOVABILI E COSTI DELL’ENERGIA IN TEMPI DI CRISI
di Ivan Faiella, Banca d’Italia, Servizio Studi di struttura economica e finanziaria
ivan.faiella@bancaditalia.it

Un maggior ruolo delle energie rinnovabili nel settore elettrico contribuisce a limitare la dipendenza energetica dall’estero, con benefici per la sicurezza, i costi di approvvigionamento e l’ambiente. La modalità con cui sono stati disegnati gli incentivi, compensati con aumenti sulla bolletta elettrica, comporta tuttavia un aggravio di costo che incide sulla competitività delle imprese, soprattutto quelle più dipendenti dall’energia, e penalizza proporzionalmente di più le famiglie meno abbienti. Un meccanismo di finanziamento alternativo potrebbe evitare, almeno in parte, questi problemi, aumentando la trasparenza sui costi associati al conseguimento di un importante bene pubblico e riducendo gli effetti regressivi.

English Abstract
Increasing renewable energy in the electricity sector (RES-E) helps to reduce energy dependence, benefiting security and reducing costs and environmental impacts. But the way RESE are supported, increasing consumers’ energy bills, undermines firms’ competitiveness, especially in energy-intensive industries, and affects relatively more less-affluent households. An alternative funding mechanism could avoid, at least in part, these problems, increasing the transparency about the costs of achieving an important public good and alleviating regressivity.

 

PETROLIO E GAS IN ITALIA: UN’OPPORTUNITÀ PER LA CRESCITA
di F. Clô, RIE s.r.l., Bologna
A. Gugliotta, RIE s.r.l., Bologna
L. Orlandi, RIE s.r.l., Bologna
C. Proietti Silvestri, RIE s.r.l., Bologna   

L’Italia non è un paese povero di idrocarburi ma, diversamente dagli altri paesi europei, la scelta è stata sinora quella di preferire le importazioni alla produzione interna con conseguente stallo dell’attività esplorativa, rischio di uscita dai confini nazionali di molte imprese estere, minor sviluppo dei territori interessati. Un rilancio della produzione interna di idrocarburi consentirebbe da un lato di ridurre sia la pericolosa e costosa dipendenza dall’estero che il nostro elevato deficit energetico, dall’altro darebbe impulso all’attività produttiva delle numerose imprese che operano nell’industria petrolifera con positive ricadute occupazionali.

English Abstract
Italy is not a country poor in hydrocarbon resources. However, unlike other European countries, the choice we have pursued so far was to prefer imports to domestic production, with a resulting block of the exploration activities, a risk of exit of many foreign companies, a lower development rate of the regions with oil and gas fields. A revival of the hydrocarbons’ national production could allow to reduce both the dangerous and expensive dependence on imports and its high energy deficit. The development of the Italian potential would also boost the production activity of many companies operating in the oil industry with positive impacts on employment.

 

IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN ITALIA: STATO, PROSPETTIVE E CONFRONTI INTERNAZIONALI
di Ennio Cascetta, Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti, Università Federico II di Napoli, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Filippo Caracciolo – Centro Studi dell’ACI
cascetta@unina.it
e Andrea Papola, Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti, Università Federico II di Napoli
papola@unina.it

Questo articolo è la sintesi di un più ampio studio effettuato dalla Fondazione Caracciolo dell’ACI in collaborazione con l’Università di Napoli «Federico II» che testimonia l’interesse dell’ACI verso la mobilità nel suo complesso. Una mobilità urbana sostenibile non può prescindere da un trasporto pubblico locale in «salute» e questo studio si pone proprio l’obiettivo di individuare le principali criticità di questo settore e proporre, coerentemente, delle possibili soluzioni.

English Abstract
This article is a summary of a larger study carried out by the Caracciolo Foundation of ACI in collaboration with the University of Naples «Federico II» which shows the interest of ACI to mobility as a whole. Sustainable urban mobility is not possible without a local public transport in «health» and this study has just the aim of identifying the main problems in this sector and proposing, accordingly, possible solutions.

 

 

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