2.2015
UNIONE DELL’ENERGIA
L’avvio ragionevole di un lungo percorso
REGULATION & DEREGULATION
Trasporto di energia elettrica e rischio volume
PETROLIO & GAS
Contratti di importazione del gas in Europa: evoluzione dei meccanismi di pricing
AMBIENTE
Perchè la Cina non riduce le emissioni
POLITICA EUROPEA
Dal mercato unico all’Unione dell’Energia: cosa cambia?
di Alberto Clô, Direttore Responsabile di «Energia», e G.B. Zorzoli, Associazione Italiana Economisti dell’Energia
Può l’Unione dell’Energia dare risposta alle criticità, contraddizioni ed errori di vent’anni di politiche energetiche europee? Dall’analisi della recente Comunicazione della Commissione, sembrerebbe di no: per la vaghezza delle proposte e l’assenza di una loro contestualizzazione storica; per le eccessive discrasie esistenti tra i mercati nazionali che non paiono trovare risposta; perché carente di una profonda revisione della governance energetica europea che di una simile Unione non può che essere prerequisito. Resta da sperare che l’impulso iniziale della nuova Commissione ceda il passo ad una maggiore ponderatezza.
English Abstract
May Energy Union answer to twenty years of European energy policies marked by complications, contradictions and mistakes? Looking at the recent Communication of the European Commission, it seems not. Proposals are too hazy and not contextualized to the major global trends. The huge discrepancies between national markets don’t find a proper solution, as well as the need of a deep review of the European energy governance. Let us hope that more wisdom will overtake the initial impulse of the new Commission.
Unione dell’Energia: un avvio ragionavole per un lungo percorso
di David Buchan e Malcolm Keay Oxford Institute for Energy Studies, Londra
david.buchan@oxfordenergy.org
malcolm.keay@oxfordenergy.org
Se approvato dai governi nazionali e dal Parlamento europeo, il piano di una «Unione dell’Energia» migliorerebbe l’attuale politica energetica europea su molti fronti. Un modo per valutare le proposte della Commissione è analizzare in che misura esse rimediano ai tre principali errori che hanno afflitto negli ulltimi anni la politica energetica e climatica europea: la sovrastima dell’impatto delle liberalizzazioni sull’integrazione del mercato energetico europeo; la sottostima del costo delle politiche europee per un’energia pulita; l’ingannevole assunzione che per la politica europea, sia in termini di prezzi dell’enegia che di sicurezza energetica, il contesto esterno restasse sostanzialmente invariato
English Abstract
If approved by national goverments and the European Parliament, the Europe’s «Energy Union» plan would advance existing EU energy policy on many fronts. One way to assess the Commission’s
proposals is to examine the degree to which they make up for the three main miscalculations that have dogged EU energy and climate policy in recent years: an over-estimate of the impact of liberalisation in integrating Europe’s energy market; an under-estimate of the cost of Europe’s clean energy policies; the false assumption that the external context for the EU policy, both in terms of energy prices and energy security, would remain essentially unchanged.
Commissione europea vs. Gazprom tra antitrust e geopolitica
di Marco Lombardo, Dottore di ricerca in Diritto dell’Unione Europea, Università di Bologna
m.lombardo@unibo.it
All’indomani del lancio di una strategia quadro per un’Unione dell’Energia resiliente, la Commissione europea ha inviato una Comunicazione degli addebiti a Gazprom per presunte violazioni di regole antitrust nel mercato europeo del gas. Quali sono le possibili conseguenze dell’indagine formale sul piano giuridico? Dopo due anni di indagini, quali sono le ipotesi di violazione del diritto della concorrenza che vengono contestate a Gazprom? Quale impatto potrebbe avere un’eventuale causa davanti alla Corte di Giustizia dell’UE sulla dimensione esterna della politica energetica e sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici?
English Abstract
After launching the Framework strategy for a resilient Energy Union the European Commission charges Gazprom with abusing its dominant position in the EU gas market. What are the main legal consequences for the EU antitrust law? What are the statement of objections highlighted in the Communication after two years of investigations? What is the possible impact of an EU Court of Justice decision on the external dimension of Energy Union and on security of energy supply?
REGULATION & DEREGULATION
Una valutazione intermedia delle politiche di efficienza energetica al 2020 a
di Giovanni Goldoni, Dipartimento di Economia Aziendale, Università di Verona
giovanni.goldoni@univr.it
Nella valutazione delle politiche di efficienza energetica occorre tenere conto dei cambiamenti di scenario. La crisi economica dell’Unione Europea ha avuto un forte impatto sui consumi di energia e sta indirettamente contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di efficienza al 2020. In questa situazione è molto importante valutare con attenzione il costo atteso delle politiche nazionali in atto. Da questo punto di vista, il meccanismo dei certificati bianchi italiano sembra destinato ad imporre oneri molto elevati sulle bollette dei consumatori.
English Abstract
It must be taken account of changes in the scenario to evaluate energy efficiency policies. The economic crisis in the European Union had a major impact on energy consumption and it is indirectly helping to achieve energy efficiency targets at 2020. In this situation it becomes really important to evaluate the expected cost of current national policies. From this point of view, the Italian white certificates mechanism will probably cause growing costs on energy bills.
Regolazione incentivante del trasporto di energia elettrica: il rischio volume
di Federico Boschi, Economista, già Direttore Mercati dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico
federikbosk@gmail.com
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico ha prospettato l’ipotesi di legare il livello di remunerazione dei servizi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica all’andamento delle quantità distribuite/trasportate in predefiniti orizzonti temporali. Il presente articolo vuole dimostrare, sulla base dei principi della teoria della regolazione e delle specificità di questi servizi, come la proposta dell’Autorità porti ad un peggioramento del benessere complessivo. Vengono quindi delineati i criteri che dovrebbero essere rispettati nella definizione di schemi regolatori incentivanti rispetto al livello degli investimenti nei servizi di distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica.
English Abstract
The Italian Regulatory Authority for power, gas and water services (AEEGSI), has proposed to link the remuneration of electricity Transmission/ Distribution operators to the quantity of power actually transported/distributed within predefined periods (volume risk). This work aims at demonstrating, taking into due account both the relevant principles of the regulatory theory and the features of these services, that the AEEGSI’s proposal is not in the interest of the System, leading to a decrease in the overall welfare. Therefore, the paper identifies the criteria that have to be met in the definition of possible regulatory schemes incentivizing the optimal level of investments in the transmission/distribution services.
PETROLIO & GAS
Contratti di importazione del gas in Europa: evoluzione dei meccanismi di pricing
di Luca Franza, Clingendael International Energy Programme (CIEP), L’Aia
luca.franza@clingendaelenergy.com
Negli ultimi anni, i meccanismi di pricing e altre clausole dei contratti di lungo termine per l’importazione di gas in Europa hanno subito notevoli trasformazioni. Questi sviluppi hanno scosso i pilastri della struttura su cui per decenni si è poggiata l’importazione di gas in Europa. Le rinegoziazioni e gli arbitrati sono sfociati in livelli crescenti di indicizzazione ai prezzi hub, che è ormai il metodo di pricing prevalente nell’Europa nord occidentale. Permangono tuttavia incertezze e linee di tensione aperte: Gazprom difende ancora ufficialmente l’indicizzazione ai prezzi del petrolio; è possibile che volumi di gas russo indicizzati al petrolio mantengano una certa influenza indiretta sui prezzi hub; l’indicizzazione al petrolio è ancora dominante in alcune parti d’Europa.
English Abstract
In recent years, pricing mechanisms and other provisions of long-term gas import contracts in Europe have undergone substantial changes. These developments have shaken the pillars of the structure that has governed gas imports into Europe for decades. Renegotiations and arbitrations have resulted in higher shares of hub indexation, which is now the dominant form of pricing in Northwest Europe. However, there are still some uncertainties and unresolved lines of tension: Gazprom still officially defends oil indexation; Russian oil-linked volumes also probably retain an influence on European hub price levels; oil indexation is still dominant in some parts of Europe.
La finanziarizzazione è alla base delle recenti dinamiche del prezzo del petrolio?
di Massimiliano Marzo, Dipartimento di Scienze Economiche, Università di Bologna
massimiliano.marzo@unibo.it
L’articolo esamina il ruolo delle variabili reali nello spiegare le recenti fluttuazioni al ribasso dei prezzi futures del petrolio. Con riferimento al prezzo future del WTI (Nymex) prima scadenza, attraverso l’utillizzo di modelli VAR (Vector Autoregressions) si mostra come variabili collegate al lato fisico del mercato non riescano a spiegare in modo sufficiente la volatilità di questo prezzo. Le variabili finanziarie invece paiono essere in grado di spiegare in modo convincente la dinamica dei prezzi di breve periodo. Le variabili reali sembrano più influenzare i futures con scadenze più lunghe, i quali a loro volta, attraverso il meccanismo di trading di breve periodo, finiscono con l’impattare sulle scadenze più ravvicinate.
English Abstract
This article examines the role of real variables in predicting the behavior of futures oil prices during the recent drop in oil prices. We focus on the WTI (Nymex) price, first position, and perform our analysis by running several VAR (Vector Autoregressions) models in order to test the relative importance of real variables on the dynamics of WTI prices. The results are that WTI future first position is strongly affected by longer maturity futures, but it is weakly affected by real variables. The real variables may affect more longer-term maturity futures which, wiithin the intrinsic dynamics linked to trading and financial activity, may impact on short term futures.
AMBIENTE
Perché la Cina non riduce le emissioni
di Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca, Scuola Enrico Mattei – Eni Corporate University
enzo.digiulio@enicorporateuniversity.eni.it
stefania.migliavacca@enicorporateuniversity.eni.it
Questo articolo propone alcune riflessioni numeriche sul futuro energetico cinese e su possibili scenari di emissione di anidride carbonica. Dopo aver illustrato le caratteristiche fondamentali del sistema energetico della Cina, sia in chiave storica che futura, si propone una serie di simulazioni con l’obiettivo principale di valutare la criticità di possibili policy a favore del clima. Assumendo diverse opzioni di miglioramento dell’efficienza energetica e di decarbonizzazione del mix energetico, gli esercizi valutano quale sia la complessità insita nel raggiungere la stabilizzazione delle emissioni cinesi o la loro riduzione del 20% al 2030. Il tasso di crescita del reddito emerge come la variabile chiave che rende possibile, o inficia totalmente, il perseguimento degli obiettivi ipotizzati.
English Abstract
This article proposes some numerical thoughts on the Chinese energy future and possible scenarios of emission of carbon dioxide. After showing the fundamental characteristics of the China’s energy system the paper offers a series of simulations, whose main target is the assessment of the criticalities of possible policies for climate. Assuming different options of energy efficiency improvement and energy mix decarbonization, the exercises assess what is the complexity involved in achieving either Chinese emission stabilization or 20% reduction by 2030. The income growth rate emerges as the key variable that allows or denies the pursuit of the assumed targets.
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