3.2015
RISORSE
Nutrire il pianeta
Energia per la vita
POLITICA ENERGETICA
UE: sicurezza degli approvigionamenti
Germania: politica energetica e politica industriale
AMBIENTE
Verso la COP 21
RISORSE
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita
Acqua, cibo, energia per il nostro futuro
di Romano Prodi, Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, Bologna, e Garante di «Energia»
Il trilemma acqua–cibo-energia segnerà il corso delle vicende mondiali del prossimo futuro col rischio, ove non si adottino politiche e interventi virtuosi, che i numerosi conflitti intorno alle risorse idriche degenerino in vere e proprie guerre dal sapore antico. Per provvedervi, è necessario individuare forme di governo globale o punti di riferimento istituzionale capaci di analizzare le interdipendenze globali di questo trilemma e individuare le soluzioni tecniche, industriali, giuridiche che possano darvi rimedio.
English Abstract
In the near future, world affairs will increasingly be affected by the water-food-energy trilemma. In the lack of effective policies and virtuous interventions, many conflicts to access water resources risk to escalating into real and «old fashioned» wars. A priority to avoid such a risk is to establish forms of global governance and international institutional reference points that should be able to assess the interdependencies of this trilemma and should propose technical, industrial and legal solutions and remedies.
Acqua: prepararsi al domani guardando lontano
di Antonio Massarutto, Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche, Università di Udine
antonio.massarutto@uniud.it
Gli scenari globali indicano che le situazioni di stress idrico saranno più frequenti e diffusi. Prima però di prevedere «guerre per l’acqua », vale considerare che, negli scenari a medio termine, margini di miglioramento significativi possono essere ricercati nel potenziamento dell’efficienza della gestione della risorsa idrica. Soprattutto in Europa, la siccità minaccia in particolare l’agricoltura: ma combinando il miglioramento della gestione della risorsa con quello delle tecnologie d’uso, gli impatti possono essere molto ridotti. La tendenza in corso non va drammatizzata, ma è necessario abbandonare un modello estensivo di approccio alla risorsa e le modalità emergenziali con cui le situazioni di stress sono state finora gestite.
English Abstract
Global scenarios show that water stress will become more frequent and endemic in the near future. However, before predicting «water wars» it is preferable to consider that in medium-term scenarios significant improvements can be obtained through improvements of water management efficiency. In Europe above all, droughts threaten mostly agriculture; yet a combination of efficiency improvement at the water management and the water use scale may sharply reduce expected societal costs. Therefore, available signals about future trends should not dramatized; yet it is necessary to abandon an extensive model of water resource management and the emergency patterns of managing water stress situations so far adopted.
Un multilemma complesso e di difficile gestione
di G.B. Zorzoli, Associazione Italiana Economisti dell’Energia
gb.zorzoli@fastwebnet.it
Nel 2050 per sfamare la popolazione mondiale la produzione agricola dovrebbe crescere del 70% e, se continuasse il business as usual, la relativa domanda di energia aumenterebbe molto di più. Per la sostenibilità di questo sviluppo, saranno necessari interventi per rendere più efficiente l’uso di tutte le risorse richieste dall’intera filiera alimentare e per alimentarla con un mix energetico low carbon. L’articolo analizza le più rilevanti di queste innovazioni e i cambiamenti che essi indurranno, in particolare nelle aziende agricole e nel consumo finale, dove la loro attuazione si presenta più problematica.
English Abstract
Due to the world’s population growth the agricultural production will have to increase by 70% by 2050 to satisfy the expected demands for food. A business as usual trend would increase much more the corresponding energy demand. Thus a sustainable development will require more efficient uses of all the deployed resources and low carbon energy supply along the whole food chain. This paper overviews the most relevant available innovations and the transformations they will generate, especially in farms and end use, where their implementation is more critical.
Accesso al cibo e sicurezza alimentare: ripensare le politiche agricole
di Paolo De Castro, Coordinatore S&D Commissione Agricoltura e sviluppo rurale, Parlamento europeo, Bruxelles
Da strumenti di protezione dei mercati interni a piani di intervento a sostegno del settore e a garanzia della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari. Le politiche agricole mondiali hanno seguito nella loro storia percorsi differenti che non sempre sono stati capaci di leggere e interpretare in maniera adeguata i complessi scenari di riferimento. Una riflessione che prende in analisi i più significativi successi e fallimenti delle politiche del passato e vuole offrire un contributo alla definizione di una prospettiva futura che coniughi crescita della produzione e degli scambi commerciali a sostenibilità ambientale e sociale.
English Abstract
From tools for the protection of domestic markets, to response plans aimed at supporting the agri-food sector and guaranteeing food security. Agricultural policies worldwide have followed different paths throughout their history, without being always able of understanding and interpreting adequately the complexity of the developing reference scenarios. An analysis which investigates the most significant achievements and failures of these policies in the past, and wants to contribute to the definition of a future perspective that combines the growth in production and trade to an increased environmental and social sustainability.
Lotta ai cambiamenti climatici e lotta alla povertà energetica: quale priorità?
di Alberto Clô, Direttore Responsabile di «Energia»
La lotta ai cambiamenti climatici potrebbe conoscere alla prossima Conferenza di Parigi un punto di svolta qualora si registrasse l’adesione dei paesi più responsabili delle emissioni clima-alteranti, Stati Uniti e Cina in testa, che sinora si erano sottratti ad ogni vincolante impegno. Due le questioni dirimenti. Primo: se e in che misura sia possibile modificare in modo sostanziale i sistemi energetici, basati sulle fonti fossili, forzando le dinamiche inerziali che li hanno forgiati. Secondo: se la lotta ai cambiamenti climatici sia compatibile, dati i vincoli delle risorse disponibili, con l’altra non meno prioritaria lotta alla povertà energetica che attanaglia l’altra metà del mondo.
English Abstract
Policies to mitigate climate change may face a turning point at the next Paris Conference if United States and China – the most emitting countries in the world that so far have refused to undertake any binding commitment – will accept to sign an international climate agreement. Two the major challenges. First: is it possible, and to which extent, to structurally reform the fossil fuel-based energy systems, by breaking their historical path-dependent dynamics? Second: in light of current budget constraints, are those climate policies consistent with the other not-less important goal of reducing energy poverty which is affecting the other half of the world?
POLITICA ENERGETICA
Fabbisogno di energia e sicurezza degli approvvigionamenti nei paesi dell’Unione Europea
di Oliviero Bernardini, Comitato Scientifico «Energia»
oliviero.bernardini@fastwebnet.it
L’articolo esamina il tema della sicurezza degli approvvigionamenti di energia nei paesi europei alla luce delle forti variazioni avvenute nel corso dell’ultimo decennio nell’entità e struttura dei consumi a favore delle fonti rinnovabili e a scapito delle fonti fossili. L’aumento della sicurezza indotto dalla maggiore efficienza energetica, dallo sviluppo delle rinnovabili e dal calo delle fonti fossili viene attualmente contrastato dai crescenti approvvigionamenti da paesi a maggior rischio geopolitico. La perseveranza con le politiche applicate nell’ultimo decennio rappresenta il modo più affidabile per accrescere la sicurezza anche nel futuro.
English Abstract
The article examines the security of energy supplies in European countries on the backdrop of the strong changes over the last decade in the volume and structure of energy consumption in favour of renewable energy and at the expense of fossil fuels. The increase in energy security resulting from greater energy efficiency, the development of renewables and the decline in fossil fuels is currently challenged by increasing supplies from countries with higher geopolitical risk. Perseverance with the policies applied over the past decade represents the most dependable means of increasing energy security also in the future.
Energiewende: politica energetica e politica industriale
di Daan Rutten, Clingendael International Energy Programme (CIEP), L’Aia
daan.rutten@clingendaelenergy.com
Per capire i fattori trainanti della transizione energetica in Germania, è utile vedere questo processo dal punto di vista degli interessi dell’industria tedesca. Le politiche governative assicurano un trattamento di favore a certi comparti del settore industriale del Paese, mentre ne proteggono altri, in modo totale o parziale, dagli effetti negativi del programma di transizione energetica. Le esperienze del passato suggeriscono che le attuali dinamiche di sviluppo fanno parte della consuetudine tedesca di gestire in modo unitario e coordinato la politica industriale e quella energetica.
English Abstract
To understand the drivers behind the German Energiewende, it is helpful to view the current energy transition from the perspective of Germany’s industrial interests. Government policies give referential
treatment to certain segments of the country’s industrial sector, while shielding other segments either fully or partially from Energiewende’s unfavourable consequences. Past experiences suggest that current developments are part of a German tradition of approaching industrial and energy policy in some unison.
AMBIENTE
Verso la COP 21: l’insostenibile audacia di Stati Uniti ed Europa
di Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca, Scuola Enrico Mattei – Eni Corporate University
enzo.digiulio@enicorporateuniversity.eni.it
stefania.migliavacca@enicorporateuniversity.eni.it
L’articolo esamina la situazione energetica statunitense ed europea, con particolare riferimento alle emissioni di CO2 e alla COP 21 di Parigi. La ricerca propone alcune simulazioni tese a valutare la criticità di politiche climatiche insite in determinati obiettivi di riduzione delle emissioni. Gli scenari ipotizzati si basano su combinazioni di miglioramento dell’efficienza energetica e di decarbonizzazione del mix. Per entrambe le aree, specie per gli Stati Uniti, gli esercizi evidenziano l’improbabilità di raggiungere tagli cospicui delle emissioni, anche in presenza di tassi di crescita del reddito bassi ed inferiori al recente passato. L’elevata complessità nel raggiungimento dei target si riverbera negativamente sulla Conferenza di Parigi, costituendone un elemento critico.
English Abstract
This article studies the energy situation in the US and Europe, with specific reference to carbon dioxide emissions and COP 21 in Paris. The research suggests some simulations designed to assess the criticality of climate policies inherent in specific targets of emission reduction. The projected scenarios are based on combinations of energy efficiency improvement and energy mix decarbonization. For both areas, in particular for the US, the exercises highlight the unlikelihood of achieving large cuts in emissions, even in the presence of income growth rates low and below the level of the recent years. The high complexity in achieving the targets affects negatively the Paris Conference and represents one of its critical element.
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