4.2016
SCENARI
QUALE AMERICA CON DONALD TRUMP?
World energy outlook 2016
Parigi un anno dopo
PETROLIO & GAS
Mobilità: una sfida senza vincitori
Contendibilità vs concorrenza nel mercato petrolifero
Diversificazione dell’offerta di gas in Europa
EDITORIALE
Quale politica ambientale ed energetica di Donald Trump?
di Edward A. Hirs, Energy Fellow, Economics Department, Houston University
SCENARI
World Energy Outlook 2016: principali conclusioni
di Agenzia Internazionale per l’Energia
AMBIENTE
Parigi, un anno dopo: il triangolo scienza-politica-economia
di Enzo Di Giulio, Scuola Enrico Mattei – Eni Corporate University e Comitato Scientifico «Energia»
enzo.digiulio@enicorporateuniversity.eni.it
Obiettivo dell’articolo è fare un bilancio dell’accordo di Parigi (COP 21) a distanza di un anno. La celerità esibita dai paesi nel ratificare l’accordo non sembra essere seguita da analoga aggressività sul fronte delle policy. Ciò conferma l’insufficienza dell’accordo che, come già Kyoto, può essere visto come un compromesso tra lo scenario 450 e quello Business as Usual. L’articolo esplora anche alcune possibili interpretazioni dello stato del negoziato internazionale alla luce della teoria dei giochi che, seppure parzialmente, offre una chiave di lettura della contrattazione tra i paesi. La conclusione principale è che ancora diverse barriere ostacolano il flusso informativo che va dalla scienza, alla politica, e infine all’economia.
English Abstract
The goal of this article is to evaluate the Paris agreement (COP 21) one year after the signature. Even if countries are fast in ratifying it, their policies are not yet aggressive. This confirms the weakness of the agreement that, as the Kyoto Protocol, can be seen as a compromise between the 450 and Business as Usual scenario. The article proposes also some possible interpretations of the international negotiation by means of game theory which, although partially, sheds some light on the bargaining process among Countries. The main article’s conclusion is that several barriers still obstacle the information flow ranging from science, to politics, and ultimately, economy.
Il futuro della mobilità: una sfida senza vincitori
di Marco D’Aloisi *, Franco Del Manso**, Rita Pistacchio***
* Responsabile Relazioni esterne, UP daloisi@unionepetrolifera.it
** Responsabile Rapporti internazionali, ambientali e tecnici, UP delmanso@unionepetrolifera.it
*** Responsabile Ufficio Rilevazioni e Analisi, UP pistacchio@unionepetrolifera.it
L’accordo raggiunto a Parigi rappresenta la risposta globale alla minaccia del cambiamento climatico. È una sfida enorme che interessa tutte le fonti di energia, ma il petrolio sarà ancora centrale nel soddisfare la crescente domanda di energia, specie nel settore dei trasporti di merci e persone. Alternative ce ne saranno sicuramente, ma un mondo a trazione completamente elettrica richiede un vero e proprio salto tecnologico che abbatta i costi delle batterie, ne aumenti l’autonomia e la durata. In attesa che ciò accada, è cruciale analizzare al meglio le varie alternative in campo e puntare sugli incentivi pubblici per favorire la mobilità elettrica non pare la via migliore per risolvere il problema della qualità dell’aria nei centri urbani.
English Abstract
The Paris agreement is the world global response to the threat of climate change. It’s a huge challenge that addresses all energy sources. The oil source will be confirmed as central in matching the increasingly energy demand, in particular in transportation sector. Alternative fuels will appear, but substantial replacement of petroleum fuels in transport with electric drive requires an extensive technological breakthrough to cut battery costs and to improve life and mileage. Waiting this happens, it is essential to better understand the possible outcomes on urban air quality from promotion measures under consideration. To address all public incentives on electric cars, it does not seem the most effective way to solve the urban air quality problem.
Rinnovabili: valore aggiunto e occupazione
di Mattia Cai*, Niccolò Cusumano**, Arturo Lorenzoni***, Federico Pontoni**,
* Libera Università di Bolzano, ** IEFE, Università Bocconi, Milano, *** Università degli Studi di Padova
Guardando all’esperienza italiana nel periodo 2006-2014, il presente articolo stima quale impatto abbiano avuto le politiche di sostegno alle fonti energetiche rinnovabili in termini di valore aggiunto e occupazione. Lo studio combina un approccio input-output con un modello analitico bottom-up, in grado di tener conto degli effetti delle importazioni. In risultati mostrano che, a fronte di un significativo incremento delle installazioni, la domanda di componenti è stata soddisfatta principalmente dalle importazioni. Questo è evidente nel caso di alcuni componenti chiave, come le celle solari fotovoltaiche. Nel complesso, le importazioni hanno rappresentato il 61% (in valore) di tutti i prodotti utilizzati nelle nuove installazioni FER.
English Abstract
Looking at Italy’s experience over the period 2006-2014, this paper assesses to what extent renewable energy sources support schemes contributed to value added and employment. The study combines an input-output approach with a comprehensive bottom-up analytical model able to take into account import effects. We find that, while incentives were successful in promoting new RES capacity, the resulting demand for plant components was met mainly by imports. This pattern is evident in the case of certain key components, e.g. solar PV cells. Overall, imports accounted for 61% (in value) of all manufactured products used in new RES installations.
PETROLIO & GAS
Contendibilità vs concorrenza nel mercato petrolifero
di Alessandro Mauro, MKS PAMP Group
alessandro.mauro@gmail.com
Lo sfruttamento di idrocarburi da shale è stato spesso descritto come un’innovazione di tipo principalmente tecnologico, dall’impatto limitato su scala geografica e temporale. In realtà, questa nuova tecnica di produzione, differente da quella di tipo convenzionale, apporta cambiamenti profondi al funzionamento del tradizionale mercato petrolifero incrementandone il livello di contendibilità. Mercati contendibili raggiungono equilibri simili a quelli di concorrenza perfetta pur essendone differenti sotto molti aspetti. Questo nuovo assetto concorrenziale del mercato petrolifero è destinato a permanere e avrà un effetto rilevante anche nel medio-lungo periodo.
English Abstract
The hydrocarbons production from shale has been often described as mainly a technological innovation, which impact is limited in terms of geography and time. In reality, this new technology different from conventional exploration and production brings deep changes at the functioning of the oil market by increasing its degree of contestability. Contestable markets reach equilibria which are similar to perfect competition ones, even if they are very different from them. This new competitive setup of the oil market is deemed to stay and will have an important effect also in the medium-long term.
Europa: fattibilità della diversificazione dell’offerta di gas naturale
di Luca Franza, Clingendael International Energy Programme (CIEP), L’Aia
luca.franza@clingendaelenergy.com
Un nuovo studio del CIEP analizza le prospettive per la domanda e l’offerta di gas nell’UE e discute la fattibilità delle politiche di diversificazione. Nonostante non esista un rischio immediato per la sicurezza degli approvvigionamenti, numerosi fattori che sfuggono al controllo dei decisori politici europei potrebbero limitare la disponibilità di gas dopo il 2020. Allo stesso tempo, l’incertezza sull’evoluzione della domanda europea scoraggia nuovi investimenti e complica le politiche di diversificazione. Per ragioni politiche, inoltre, l’Europa non intende acuire la propria dipendenza dalla Russia, che invece disporrebbe di eccedenze significative a basso costo.
English Abstract
A new study by CIEP analyses prospects for EU gas supply and demand and discusses the sustainability of supply diversification policies. Even if there is no immediate risk for security of supply, several factors that escape control by EU decision-makers could limit the availability of gas after 2020. At the same time, uncertainty on the evolution of European demand discourages new investments and complicates diversification efforts. Besides, for political reasons, the EU does not intend to strengthen its import dependence on Russia, a supplier with substantial spare production at low marginal costs.
Shale gas: la rivoluzione sul fronte dei trasporti
di Marco Macciò, Esperto di shipping e di questioni energetiche
Il recente ammoderrnamento del Canale di Panama consente ora l’utilizzo di tale infrastruttura alla maggior parte delle metaniere. Il che è un fattore positivo per gli Stati Uniti. Il prossimo anno la loro
capacità di esportare gas naturale aumenterà in modo considerevole e le grandi metaniere che caricano nel Golfo del Messico e nel nord Atlantico possono agevolmente arrivare nell’area del Pacifico con il vantaggio, rispetto alla rotta di Suez, di raggiungere ad esempio la Cina risparmiando circa 3 settimane e oltre 3,2 mil. doll. a viaggio. È questa opportunità perseguibile, se l’idea di Donald Trump resta quella di uscire dal Trans-Pacific Agreement?
English Abstract
The newly expanded Panama Canal is wide enough for most LNG vessels. This is good for the United States as next year their capacity to export natural gas will considerably increase and large LNG tankers loading in the Gulf and in the North Atlantic can easily pass in the Pacific area. The advantage, compared with the Suez route, is to get – for instance – China saving about 3 weeks and more than $ 3.2 million per trip. However, is this chance consistent with Donald Trump’s idea of withdrawing America from the Trans Pacific Agreement?
TECNOLOGIA
Nucleare di nuova generazione: i reattori a piombo
di Marco Ciotti*, Ettore Ruberti**, Jorge L. Manzano***
* ENEA, Centro Ricerche Casaccia marco.ciotti@enea.it
** ENEA, Centro Ricerche Santa Teresa, *** ENEA, Centro Ricerche Frascati
L’articolo analizza le caratteristiche di un particolare tipo di reattore nucleare di IV generazione, quello veloce raffreddato a piombo. Questo reattore, grazie alle sue caratteristiche di sicurezza intrinseca, alla generazione trascurabile di scorie ad alta radiotossicità e lunga vita, al limitato fabbisogno di risorse naturali e all’alta resa energetica, possiede caratteristiche tali da poter essere collocato tra le fonti di generazione elettrica maggiormente sostenibili. Risulta pertanto il candidato più idoneo per ridurre le emissioni inquinanti e clima-alteranti, assicurando al contempo la fornitura di elettricità programmabile con risorse naturali disponibili per millenni e reperibili in moltissimi paesi.
English Abstract
The sustainability characteristics of an especial Generation IV nuclear reactor are discussed. This lead cooled fast reactor has intrinsic safety features, produces a negligible amount of long life heavy radioactive elements, needs little natural resources and has a high energetic efficiency; all these confer to it the highest sustainability scores. This reactor is the best candidate to reduce CO2 emissions and to supply electricity in a programmable way, with negligible carbon and pollution emissions, employing natural resources available by millennia in many countries.
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