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Didascalia3.2017

EUROPA

Il tortuoso cammino verso una politica energetica
Le utility elettriche cambiano pelle

ITALIA

La povertà energetica delle famiglie
La bioeconomia

PETROLIO & GAS

Mercato petrolifero: l’incertezza dietro un’apparente stabilità

 

 

 


EDITORIALE


Energia tra fatti e percezione 
di Alberto Clô, Direttore Responsabile di «Energia»

 

 


AMBIENTE

Parigi: come uscire dal vicolo cieco del clima?
di Robert O. Keohane e Michael Oppenheimer, Princeton University
rkeohane@princeton.edu
omichael@princeton.edu

L’Accordo di Parigi segna una cesura decisiva dal fallimentare regime di Kyoto. Obiettivi e tempistiche cedono il posto a un sistema di Pledge and Review improntato su piani volontari di riduzione delle emissioni proposti dagli Stati. Tuttavia, la vaghezza degli obblighi e una sostanziale discrezionalità previste dall’Accordo indurrà i governi a limitare il raggio o l’intensità delle azioni proposte. L’efficacia di questo sistema dipenderà quindi dalla volontà dei paesi di adottare costose azioni. Cruciale al riguardo sarà la capacità dei gruppi nazionali favorevoli all’azione di fare leva sull’Accordo per influenzare la politica interna. Lo scenario post-Parigi si profila infatti come un «gioco a due livelli» che lega la dimensione nazionale a quella internazionale.

English Abstract
The Paris Agreement marks a decisive break from the unsuccessful Kyoto regime. Instead of targets and timetables, it established a Pledge and Review system, under which states will offer Nationally Determined Contributions. However, the vagueness of obligations and the substantial discretion for governments will tempt them to limit the scope or intensity of their proposed actions. The effectiveness of the Pledge and Review will therefore depend on the inclination of the countries to take costly actions. Crucial to this will be the ability of the domestic groups favoring climate action to use the Agreement as a point of leverage in domestic politics. The after-Paris scenario indeed resembles a «two-level game» simultaneously involving both international and domestic politics.

 

 


ELETTRICITÀ

 

Attacchi cibernetici e infrastrutture energetiche
di Gabrielle Desarnaud, Centre Energie de l’Institut Français des Relations Internationales

La rivoluzione digitale dell’industria energetica riguarda i processi di produzione, stoccaggio, trasporto e consumo di energia. Le infrastrutture energetiche progettate nel passato interagiscono oggi con strumenti digitali. Tale evoluzione espone tuttavia a un tipo di minaccia che fino al 2010 aveva risparmiato questo settore: gli attacchi cibernetici. Essi sono infatti cresciuti in numero e in complessità tecnologica dopo l’episodio all’impianto nucleare iraniano di Natanz, che resta ad oggi il più sofisticato tra quelli registrati. Le politiche dirette alla transizione energetica e gli sforzi per integrare le risorse rinnovabili non faranno che aumentare tali rischi per lo meno finché la cybersicurezza non diventerà parte integrante della riflessione sul futuro del sistema energetico.

English Abstract
Digitalization in the energy industry brings a revolution in the production, storage, transport and energy consumption processes. Current energy infrastructures, designed to remain in operation for many years, now interact with digital equipments. This evolution, however, exposes this industry to a new kind of threat, such as cyberattacks. To date, the attack directed to the Iranian nuclear plant of Natanz in 2010 remains the most sophisticated. However, cyberattacks have grown in number and technological complexity since then. Energy transition policies and the integration of renewable resources will increase the exposure to such threats unless cybersecurity will not be considered as a key variable in the future of the energy system.

 

Il ruolo dell’energia elettrica nella transizione energetica
di Ettore Bompard, Daniele Grosso e Francesco Profumo, Politecnico di Torino
ettore.bompard@polito.it
daniele.grosso@polito.it
francesco.profumo@polito.it

L’evoluzione dei sistemi energetici in termini di «energy transition» verso un minor contributo delle fonti fossili vede un’accresciuta importanza dell’energia elettrica, attraverso il cosiddetto «triangolo elettrico»: produzione da fonti rinnovabili, trasporto e distribuzione con vettore elettrico e aumento della penetrazione dell’elettricità negli usi finali. I tre obiettivi energetici di sicurezza, sostenibilità e accessibilità economica e l’adeguatezza del sistema elettrico possono anche essere influenzati negativamente da un’alta penetrazione delle rinnovabili. L’elettrificazione come ingrediente fondamentale della transizione energetica pone quindi diverse sfide da affrontare nel processo di decision-making e richiede una visione quanto più possibile olistica.

English Abstract
The evolution of energy systems in terms of «energy transition» towards a lower contribution of fossil fuels is related to an increasing role of electricity, through the so-called «electrical triangle»: production from renewables, transmission and distribution using electricity, and enhancement of the electricity penetration in the final uses. However, the three energy targets (security, sustainability and economic affordability) and the adequacy of the electric system could be negatively affected by a high penetration of renewables. Electrification as a crucial pathway to energy transition thus leads to several challenges in the decision-making processes and it requires an holistic vision of the problem.

 

 


REGULATION & DEREGULATION

 

Verso un sistema di trasmissione elettrica europeo:pilastri mancanti e ostacoli 
di Jean-Michel Glachant e Nicolò Rossetto, Florence School of Regulation
e Jorge Vasconcelos, New Energy Solutions
jean-michel.glachant@eui.eu
nicolo.rossetto@eui.eu
jvasconcelos@newes.eu

La creazione di un sistema di trasmissione elettrica privo di discontinuità e il completamento del mercato unico per l’energia in Europa sono ostacolati dalla mancanza di tre «pilastri» fondamentali: coordinamento di azioni e decisioni, condivisione di costi e benefici, solidarietà al di là dei costi e benefici. Tale assenza spiega almeno in parte le numerose criticità dell’industria elettrica europea, che in alcuni casi rappresentano veri e propri «ostacoli» verso la piena integrazione e decarbonizzazione del sistema elettrico. Ne sono esempio le azioni di redispacciamento da un lato e l’adeguatezza della capacità e la gestione delle crisi dall’altro. Per rimuoverli, è necessario dare risposta alle esigenze di coordinamento, condivisione e solidarietà identificando con chiarezza ruoli, compiti e responsabilità chiave, sia a livello nazionale che sovranazionale.

English Abstract
The establishment of a seamless electricity transmission system and the completion of a single market for power in Europe are hindered by the lack of three core «pillars»: coordination of actions and decisions, sharing of costs and benefits, and solidarity beyond costs and benefits. This absence explains, at least partially, why several critical issues affect the European electricity industry constituting, in some cases, «roadblocks» on the path towards a fully integrated and decarbonised electricity system. Redispatching actions on the one hand and capacity adequacy and crisis management on the other are two relevant examples. To remove them, it is necessary to address the three missing pillars and clearly identify key roles, tasks and responsibilities both at national and supranational level.

 

Regno Unito: una riforma molto lunga e molto complicata
di Giovanni Goldoni, Università di Verona
giovanni.goldoni@univr.it 

L’articolo analizza la riforma del mercato elettrico inglese iniziata nel 2013. Il Contract for Difference e il Capacity Market, che sono stati adottati per promuovere la decarbonizzazione del sistema elettrico, e gli esiti delle rispettive aste sono esaminati accuratamente insieme agli adattamenti al Balancing Mechanism che la loro integrazione nella regolazione vigente ha imposto. Il quadro che emerge è comprensibilmente complesso ma anche incerto, soprattutto perché è molto esposto alle imprevedibili dinamiche dei mercati dell’energia e del carbonio e alle mutevoli opzioni politiche dei Governi.

English Abstract
The article analyzes the reform of the UK electricity market started in 2013. It carefully analyzes the Contract for Difference and Capacity Market, which were adopted to promote the decarbonisation of the electrical system, so as the outcomes of their auctions. It also examines the adaptations to the Balancing Mechanism that their integration into the existing regulation imposed. The emerging picture is understandably complex but also uncertain, especially as the electricity market depends on the unpredictable dynamics of the energy and carbon markets and the changing political options of Governments.

 

 


PETROLIO & GAS

 

La «prova del nove» del gas baltico
di Andris Piebalgs, già Commissiario europeo all’Energia
andris.piebalgs@eui.eu

La regione baltica è da tempo teatro di un delicato test per le relazioni UE-Russia. Anche se sono entrati nell’UE nel 2004, i paesi baltici sono rimasti completamente dipendenti dal gas russo. I prezzi
e le forniture di gas sono stati manipolati per perseguire obiettivi politici. È solo con l’attuazione del terzo pacchetto energia che si è cominciato ad far fronte a questa manchevolezza. I progressi nella
diversificazione delle forniture gas e nella liberalizzazione del settore energetico consentono ora lo sviluppo di una singola zona di entrata e uscita. La conclusione dell’indagine antitrust della Commissione europea contro Gazprom segna un altro passo nella giusta direzione. Mentre la regione si muove verso l’integrazione energetica, Gazprom non può permettersi di fare la voce grossa e deve adattarsi alla nuova realtà.

English Abstract
The Baltic region has long been theatre of a delicate test for EU-Russia relations. Although they joined the EU in 2004, the Baltic countries remained completely dependent on Russian gas. Gas prices and supplies have been manipulated to pursue political goals. It is only with the implementation of the third energy package that this shortcoming started to be addressed. Progresses in both the gas supply diversification and the liberalization of the energy sector now allow for the development of a single entry-exit zone. The conclusion of the European Commission antitrust investigation against Gazprom marks another step in the right direction. As the region moves toward energy integration, Gazprom can’t afford to be complacent and has to adapt to the new reality.

 

Nordstream 2 tra Unione Europea, Russia e Stati Uniti
di Marco Lombardo, Università di Bologna

Nel giugno 2017 il Senato degli Stati Uniti ha approvato un progetto di legge che permetterebbe di imporre sanzioni a tutte le società che operano investimenti in infrastrutture energetiche russe. Se la misura ottenesse l’approvazione da parte della Camera dei Rappresentanti, la conseguenza immediata e diretta sarebbe l’imposizione di sanzioni su alcune delle più importanti società energetiche europee, attualmente impegnate nella realizzazione del gasdotto Nordstream 2. La complessa relazione energetica tra UE e Russia si arricchisce dunque di un nuovo interlocutore: gli Stati Uniti. Sono legittime queste sanzioni extra-territoriali? Come potrebbero reagire i governi nazionali e le istituzioni europee? Nordstream 2 garantirà più sicurezza energetica in Europa o ne aumenterà la dipendenza da Gazprom?

English Abstract
In June 2017 the United States Senate approved a legislative proposal to impose penalties on companies investing in Russian energy infrastructures. If the House of Representative will approve the proposal, the direct and immediate consequence would be the imposition of sanctions on some of the most important European energy companies currently involved on the Nordstream 2 gas pipeline construction. The complex relationship between Russia and Europe therefore involves a new player: the United States. Are the extraterritorial sanctions on energy investments juridically legitimate? How would European governments and institutions react? Will Nordstream 2 guarantee security of energy supply in Europe or rather will increase its dependence from Gazprom?

 

 


RECENSIONI

D. Helm, Burn Out: The endgame for fossil fuels
di Alberto Clô, Direttore Responsabile di «Energia»

F. Forte, A Onor del Vero. Un’autobiografia politica e civile
di Carlo Stagnaro, Istituto Bruno Leoni

 

 

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