La società moderna deve confrontarsi con una serie di sfide e macrotrend che richiedono l’elaborazione di una strategia chiara e condivisa, nonché il supporto delle più recenti innovazioni tecnologiche.
In ambito energetico-ambientale, ad esempio, il contrasto al cambiamento climatico passa anche dall’evoluzione verso modelli di produzione, distribuzione e consumo più sostenibili, riassumibile nel concetto di economia circolare. L’adozione di questo nuovo paradigma necessita di un’attenta pianificazione degli strumenti politici e normativi, del coinvolgimento attivo dei singoli individui e di un “laboratorio” in cui applicare e valorizzare le soluzioni tecniche a disposizione.
La crescente domanda di infrastrutture per tenere il passo con lo sviluppo, la concentrazione di know-how tecnologico e innovativo, la caratteristica di avere una carbon footprint senza eguali altrove, rendono le città l’ecosistema ideale in cui potere e dovere sviluppare i nuovi modelli di crescita, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e sviluppo.
ALCUNE APPLICAZIONI DELLE INFRASTRUTTURE INTELLIGENTI ALLE CITTÀ
Fonte: Ellen MacArthur Foundation (2016), Intelligent Assets: Unlocking The Circular Economy Potential.
Ecco che nasce allora un nuovo approccio di “rigenerazione” delle città e delle loro infrastrutture, con strumenti innovativi, logiche nuove, ruoli complementari e rinnovati attori.
La prospettiva “Smart”, guidata dall’innovazione, si fonde con quella “Circolare”, guidata dalla sostenibilità, in quella che si può definire la Circular Smart City, ossia un modello a cui tendere per progettare l’evoluzione dell’urbanistica, della mobilità, dei sistemi energetici e, infine, del biosistema interno.
Il post presenta l’articolo Una strategia lineare per l’economia circolare scritto da Stefano Venier (Amministratore Delegato Hera S.p.A.) e Stefano Verde (Pianificazione Strategica Hera S.p.A) e pubblicato sul numero 1.18 di Energia