18 Giugno 2018

Crescita economica, causa e soluzione del problema ambientale: le curve ambientali di Kuznets

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La relazione tra crescita economica e inquinamento ha la forma di una campana: se il reddito è basso anche l’inquinamento lo è. Entrambe le variabili crescono fino a un punto oltre il quale, se la ricchezza aumenta, l’inquinamento scende.

Le curve di Kuznets ambientali (EKC) possono riferirsi sia alla relazione tra reddito pro-capite e inquinamento totale (es. anidride solforosa, oppure composti organici totali, oppure rifiuti prodotti, o anidride carbonica, etc.), sia a quella tra reddito pro-capite e inquinamento pro-capite.

Il messaggio intrinseco nelle curve di Kuznets è che la crescita economica è, al tempo stesso, causa e soluzione del problema ambientale. Occorre portare l’economia a un livello di ricchezza tale da far decrescere l’inquinamento. Ciò accade sia per l’espansione di un settore a basso consumo energetico quale quello dei servizi, sia per la diffusione della tecnologia, anche a seguito della politica ambientale.

Fonte: wikipedia

In definitiva la EKC ricorda molto la curva dell’intensità energetica tradizionalmente descritta nei libri di testo, ovvero una curva a forma di campana. E le ragioni del suo andamento in larga parte si sovrappongono a quelle sottese all’intensità energetica, con un ruolo maggiore giocato da un fattore non presente nella seconda curva, ovvero le politiche di abbattimento delle emissioni.

Senza entrare nei dettagli, a grandi linee le principali due critiche alle EKC sono le seguenti: non si manifestano per tutti gli inquinanti (ad esempio, ne è stata documentata l’esistenza per la SO2, ma meno per la CO2); la loro presenza in un paese può essere l’esito dello spostamento delle produzioni inquinanti in un altro paese, sicché geograficamente il saldo complessivo non sarebbe sempre positivo le criticità della EKC.

Per una panoramica sulle EKC si veda Uchiyama K. (2016), Environmental Kuznets Curve Hypothesis and Carbon Dioxide Emissions, Springer.

Il post è tratto dall’articolo Il mito del decoupling: un mondo a due velocità pubblicato su Energia 1.18, nel quale Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca dimostrano come per paesi dell’area OCSE esiste una curva di Kuznets ambientale per la CO2, mentre per quella non OCSE essa è ancora lontana dal realizzarsi.

Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca insegnano all’Eni Corporate University. Enzo Di Giulio è anche membro del Comitato Scientifico di Energia


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