20 Giugno 2018

Una ‘transizione’ troppo lenta

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Dalla pubblicazione dell’ultimo BP Statistical Review of World Energy, la più accreditata base statistica dell’energia, emergono diversi motivi di riflessione dalla congiuntura del 2017.

A iniziare da quello sui consumi di energia, primi responsabili delle emissioni di gas serra, che nel 2017 hanno rafforzato la loro crescita al 2,2% (vs +1,7% m.a. del precedente decennio), pari in termini assoluti a 253 milioni di tonnellate equivalente petrolio (mil. tep). Come se in un anno, a rendere l’idea, un paese della dimensione della Francia fosse entrato nel mercato energetico mondiale.

Dal lato delle fonti, tre i dati da evidenziare: a) l’accelerazione della crescita del petrolio col +1,7% (vs +1,1% del precedente decennio); b) il ritorno del carbone col +1% dopo quattro anni di cali; c) l’ottima performance del gas metano, in aumento del 3% (vs +2,3% del precedente decennio).

L’insieme delle fonti fossili ha mantenuto nell’anno sostanzialmente le precedenti posizioni con l’85,2% del totale: in calo di 0,3 punti sul 2016. A motivarlo soprattutto le nuove rinnovabili che hanno guadagnato 0,5 punti percentuali al 3,6%, grazie all’aumento di 37 mil. tep dell’eolico e di 26 mil. tep del solare (nell’insieme +63 mil. tep vs +65 mil. tep del petrolio). Il rapporto fossili/nuove rinnovabili è passato da 27,6 a 27,4.

Struttura percentuale dei consumi di energia nel mondo per fonte

Fonte: BP Statistical Review of World Energy 2018

Il settore energetico ove si concentrano queste tendenze è quello della generazione elettrica che ha registrato una crescita nell’anno del 2,8%, trainata dai paesi in via di sviluppo (+4,5%) che hanno più che compensato la sostanziale stabilità in quelli avanzati (+0,6%). A contribuire all’aumento della generazione elettrica hanno concorso per circa il 50% le nuove rinnovabili e per il 44% il carbone così che l’effetto depressivo delle prime sulle emissioni di anidride carbonica è stato sostanzialmente controbilanciato dall’aumento del secondo.

Struttura percentuale generazione elettrica per fonte

Fonte: BP Statistical Review of World Energy 2018

Conclusione cruciale: le emissioni sono aumentate nel 2017 sul 2016 dell’1,6% (+1,3% precedente decennio), a un nuovo massimo storico di 33,4 miliardi ton., trainate dal +2,1% nei paesi in via di sviluppo e in minor misura da quelli avanzati, specie nell’Unione Europea con +1,5% (-2% precedente decennio).

La congiuntura 2017 offre, in conclusione, numerosi elementi di riflessione: perché la narrazione dominante sul futuro dell’energia appare aver scarsa rispondenza con le tendenze in atto. Questo non tanto per le variazioni congiunturali del solo 2017, ma perché esse appaiono in controtendenza rispetto al precedente decennio.

Da qui l’indicazione di maggior rilevanza che se ne può trarre: che la ‘transizione energetica’ sta procedendo, ma troppo lentamente e con marcate contraddizioni rispetto a quel che sarebbe necessario e auspicabile.


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