L’industria petrolifera, come tante altre, è un’industria ciclica, e in passato ha conosciuto crisi anche più profonde di quella attuale, ma di durata inferiore. Cosa distingue questa crisi dalle precedenti?
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una “tempesta perfetta” che si è abbattuta sul settore petrolifero ed energetico a livello mondiale, rivoluzionandone completamente l’assetto e intaccandone profondamente i paradigmi. Prima di questa crisi, vigeva la convinzione che i livelli di crescita e i prezzi delle commodities raggiunti sarebbero durati a lungo, così come l’alto livello degli investimenti delle società petrolifere finalizzati alla massimizzazione delle riserve e del cash flow. Cosa comporta tale nuovo contesto per i contractor, come Saipem, che operano nel settore Oil Field Service?
La risposta di Saipem
L’inversione dei paradigmi energetici in corso potrebbe essere irreversibile e la sua eco continuare a propagarsi nel settore con implicazioni di lungo periodo. In questo contesto è fondamentale la capacità delle aziende di innovare, di rinnovarsi, di saper cogliere le opportunità che si presentano.
Saipem affronta la sfida ponendosi come global energy solution provider in grado di fornire servizi estesi in termini di gamma – ingegneria, costruzioni offshore e onshore, drilling – e diversificando il proprio portafoglio, con l’impegno in settori come lo smantellamento di impianti e infrastrutture petrolifere (decomissioning) e la costruzione di grandi infrastrutture nei paesi in via di sviluppo.
Accresce inoltre la propria presenza nei settori cosiddetti non-oil, quali le rinnovabili. Ad esempio, sul fronte dell’eolico marino, partecipa allo sviluppo di alcuni progetti nel Mare del Nord e sulle coste settentrionali della Francia.
I clienti sono alcune fra le maggiori utility e società energetiche al mondo, tra cui la francese Edf, la norvegese Statoil e la danese Orsted. Con Orsted sta realizzando l’Hornsea Project One, un parco eolico al largo dello Yorkshire; si tratta del primo impianto offshore con oltre 1 GW di potenza installata che darà elettricità a un milione di abitazioni nel Regno Unito.
Oltre al progetto Hywind Scotland con Statoil che ha previsto l’installazione da parte di Saipem di turbine galleggianti per il primo campo eolico galleggiante al mondo.
Il post presenta l’articolo La risposta di Saipem alla tempesta perfetta scritto da Stefano Cao e pubblicato sul numero 2.18 di Energia
Stefano Cao è Amministratore Delegato di Saipem S.p.A
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