25 Settembre 2018

I rifiuti in Italia alla luce delle nuove direttive sulla circular economy

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I risultati ottenuti negli ultimi vent’anni ritraggono il nostro Paese all’avanguardia nella gestione dei rifiuti. La riforma introdotta nel nostro Paese dal Decreto Ronchi nel 1997 ha consentito di conseguire un netto taglio dei rifiuti smaltiti in discarica (dall’80% al 25%) e un forte aumento della raccolta differenziata (dal 9% a circa il 53%). Alla luce dell’imminente recepimento nell’ordinamento nazionale del pacchetto di direttive europee in materia di rifiuti-circular economy in vigore il 4 luglio, scrive Emmanuela Pettinao, l’Italia ha l’opportunità di conseguire ulteriori miglioramenti il settore.

La gestione dei rifiuti può essere riformata in modo organico e con azioni mirate, allineando il settore ai principi dell’economia circolare e migliorando – possibilmente eliminando – gli aspetti ancora critici. Alcuni dei punti cruciali che dovranno essere affrontati sono: l’omogeneizzazione delle autorizzazioni, la costruzione di un clima di fiducia nell’opinione pubblica per la realizzazione degli impianti, l’End of Waste, la ricerca, l’ecodesign, il re-manufacturing, le agevolazioni fiscali per le materie prime seconde, le condizioni di concorrenza nel mercato, la lotta alla concorrenza sleale e agli ecoreati e la garanzia di continuità ed economicità per lo smaltimento dei rifiuti delle lavorazioni di riciclo.

Fondamentale sarà inoltre recuperare il ritardo in alcune città importanti e nelle Regioni del Sud. Nonostante i buoni livelli di raccolta differenziata raggiunti in quasi tutte le Regioni italiane, persistono infatti notevoli differenziazioni. È necessario migliorare la qualità de settore soprattutto attraverso il coinvolgimento dei cittadini, il perfezionamento di modalità di raccolta e più efficienti sistemi di organizzazione e gestione dei rifiuti. Non ultimo, le imprese devono cogliere dalla transizione alla circular economy gli enormi vantaggi di business che essa comporta e non pensare alle nuove direttive solo come a nuovi obblighi da assolvere.

Se correttamente recepite e attuate, le nuove direttive europee consentiranno di valorizzare le eccellenze raggiunte in Italia nel riciclo e di generare una forte spinta verso la circular economy.

Il post presenta l’articolo I rifiuti in Italia alla luce delle nuove direttive sulla circular economy scritto da Emmanuela Pettinao pubblicato sul numero 3.18 di Energia

Emmanuela Pettinao è referente per l’area Rifiuti e Circular economy presso la Fondazione Sviluppo Sostenibile


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