25 Settembre 2018

Le sinergie nella decarbonizzazione

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In un contesto in cui i sistemi energetici puntano alla decarbonizzazione e al decentramento, includere gli enti locali nella definizione di una strategia energetica nazionale presenta forti potenzialità.

È quanto risulta dalla ricerca dell’Università di Edimburgo sul caso del Regno Unito, dove recentemente si è tornati a discutere quale ruolo dovrebbero avere il settore pubblico e quello privato nell’economia nazionale, e quale sia l’assetto proprietario più adeguato per un sistema energetico low carbon. Il contributo degli enti locali ha già dato una risposta concreta.

Infatti, i risultati conseguiti da 40 enti locali sotto osservazione dal citato studio, specie in ambiti chiave come il risparmio energetico, il teleriscaldamento e l’energia rinnovabile, rivelano diverse buone ragioni perché lo sviluppo di progetti di energia pulita venga promosso partendo da una scala locale.

La loro dimensione, il legame duraturo con il territorio, la società civile e le imprese locali, la responsabilità politica verso l’elettorato, la gestione dell’edilizia sociale, dei rifiuti, dei servizi idrici, dei trasporti locali, sono tutti aspetti che rendono gli enti locali soggetti capaci di contribuire con efficacia alla strategia sulla transizione energetica nazionale.

Tra le attività in cui una gestione decentrata potrebbe essere più adeguata, perché più vicina al territorio, vi sono ad esempio lo sviluppo e la diffusione di nuove risorse, conoscenze e capacità attraverso partnership con diversi soggetti, dai gruppi di quartiere agli investitori locali; il coordinamento della pianificazione energetica e degli investimenti commerciali nei servizi energetici, come retrofit energetico degli edifici, cogenerazione, termovalorizzazione dei rifiuti, reti per il teleriscaldamento, fonti rinnovabili, stoccaggio, fornitura al dettaglio e infrastrutture per veicoli elettrici.

PROGETTI ENERGETICI AVVIATI DAGLI ENTI LOCALI IN REGNO UNITO (1)

Gli aspetti che invece rappresentano un fattore di rallentamento per lo sviluppo dei progetti esaminati nel Regno Unito sono soprattutto la debole capacità finanziaria degli enti locali e la loro mancanza di adeguati poteri in ambito energetico, quel che non avviene in molti paesi dell’Europa del Nord, dove le municipalità vantano un ruolo primario nella fornitura di energia e forti discrezionalità politiche e fiscali.

Il post presenta l’articolo Il ruolo degli enti locali nel sistema energetico: insegnamenti dal Regno Unito scritto da Kanette Webb, Margaret Tingey e David Hawkey della Facoltà di Sociologia dell’Università di Edimburgo e pubblicato sul numero 3.18 di Energia


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