20 Novembre 2018

In Germania gli impianti a carbone che inquinano di più in Europa

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10 compagnie sono responsabili di circa due terzi dei danni alla salute causati dalle centrali elettriche a carbone nel 2016. Lo sostiene il rapporto Last Gasp – The coal companies making Europe sick (link in fondo al testo) elaborato grazie alla collaborazione di diversi enti: Sandbag, Europe Beyond Coal, Climate Action Network Europe, Greenpeace, European Environmental Bureau.

La ricerca, realizzata attraverso modelli atmosferici ad alta risoluzione, rivela come l’inquinamento atmosferico generato dalle 103 compagnie che operano impianti a carbone nell’Unione Europea stia danneggiando la salute pubblica. Secondo il modello, le dieci compagnie denominate “toxic ten” avrebbero causato 7.600 morti premature, 3.320 nuovi casi di bronchite cronica e 137.000 giorni in cui i bambini hanno manifestato sintomi di asma. Quel che porta a stimare 5.820 ricoveri ospedalieri e oltre due milioni di giorni lavorativi persi.

Le compagnie peggiori sono le tedesche RWE e EPH, bruciano più carbone di chiunque altro, lo bruciano in regioni altamente popolate e bruciano la lignite, il carbone più sporco.
Dave Jones, principale autore del rapporto

Quattro delle dieci compagnie più inquinanti hanno i loro principali impianti in Germania: RWE, EPH, Uniper, Steag. Non si tratta di una coincidenza. Nonostante il tanto acclamato Energiewende, la Germania è infatti il paese che brucia più carbone in Europa e nell’ultimo decennio si è spesa poco per ridurne l’impatto emissivo. Altre tre “toxic ten” sono polacche: PGE, ENEA, ZE PAK. Le restanti tre sono la ceca ČEZ, la spagnola Endesa (controllata per il 70,14% dall’italiana Enel) e la bulgara Bulgarian Energy Holding.

Secondo il rapporto, RWE è la compagnia che impatterebbe maggiormente sulla salute pubblica, in particolare dei cittadini di Germania, Belgio, Paesi Bassi, a causa soprattutto di quattro impianti a lignite situati nella Renania Settentrionale-Vestfalia: sono oltre 46 milioni le persone che vivono entro un raggio di 200 km dagli impianti.

“Le utility del carbone, come la tedesca RWE, conoscono molto bene i problemi di salute dei quali sono responsabili”, sostiene Kathrin Gutmann di Europe Beyond Coal, “ma come risulta dal rapporto, l’impatto del loro inquinamento è molto più ampio e serio di quanto generalmente ritenuto. L’Europa è densamente popolate e un impianto a carbone in un paese minaccia la salute delle persone in tutto il continente”

Il video che segue propone i risultati del modello atmosferico e i principali messaggi del rapporto.

Il post è tratto da Last Gasp – The coal companies making Europe sick

Il rapporto è scaricabile al seguente link
Last Gasp – The coal companies making Europe sick     


1 Commento
Perché la Germania è ipocrita sull'energia – Startmag 

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