Dal 1 gennaio 2019 è vietato in Italia produrre e vendere cotton fioc di plastica. Un passo che consente al nostro paese di contribuire nel suo piccolo a combattere una delle forme di inquinamento più pervasive dei nostri mari.
Sono 5 trilioni i frammenti di plastica e micro-plastica stimati vagare galleggiando per il Pianeta. Un ammontare enorme, sebbene alcune simulazioni arrivino ad indicarlo addirittura 10 volte maggiore. Resta il fatto che, come riporta The Economist, solo il 9% della plastica presente nel mondo viene riciclata, mentre una buona parte del restante finisce nei fiumi e, da lì, nei mari.
Diverse start up, non di rado promosse da giovani imprenditori, propongono tecnologie e soluzioni in grado di rimuovere le plastiche dagli oceani o impedire che vi giungano. Per evitare che questi sforzi vengano vanificati dal continuo affluire di frammenti di plastica nei mari, sono auspicabili scelte come quelle dell’Italia di mettere al bando oggetti di uso singolo, comune e quotidiano. Quel che stanno facendo la Gran Bretagna e qualche città degli Stati Uniti, ma anche diverse grandi corporate, dagli hotel e le compagnie aeree ai MacDonald’s e gli Starbucks fino all’Ikea.
La soluzione del problema non è tuttavia a portata di mano. A differenza del passato, non è dall’Europa e dall’America che proviene la maggior parte della plastica presente in mare, bensì dai paesi dell’Asia orientale, dalla rapida crescita economica ma spesso privi di adeguati sistemi di raccolta dei rifiuti. Si stima infatti che il 90% dei detriti di plastica che finiscono in mare provengano oggi da 10 fiumi – 2 in Africa e gli altri in Asia – con il solo Yangtze cinese responsabile di 1,5 milioni di tonnellate all’anno.
Come la gran parte dei problemi ambientali, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici, anche quello della plastica è un problema globale e la soluzione non può provenire da risposte parziali o unilaterali. Accogliamo quindi la decisione dell’Italia come una buona notizia, sperando sia di esempio e di auspicio per l’anno nuovo.
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