14 Dicembre 2018

Cosa significa per l’Italia abbattere le emissioni

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Al pari di altri paesi, l’Italia si trova ad affrontare la transizione energetica. La traiettoria è di certo cominciata ma assai dubbi sono tempi, forma e costi del percorso. Inoltre, tale percorso non è libero, ma si sviluppa e realizza all’interno di due cornici che ne rappresentano al tempo stesso orientamento e vincolo: l’Accordo di Parigi, architrave dell’intera policy planetaria sul clima, e il quadro politico-normativo dell’Unione Europea, sfondo assai complesso di direttive, orientamenti, proposte, nuovi mercati – si pensi all’Emission Trade System – che rappresenta l’intelaiatura in cui si dipinge, con qualche grado di libertà, la tela della transizione energetica del Paese.

Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca propongono – su Energia 4.18 – un’analisi quantitativa del futuro energetico italiano, con specifico riferimento alle emissioni di anidride carbonica. In particolare, esso approfondisce, sia a livello di settore che globale, le implicazioni della Strategia Energetica Nazionale (SEN) rispetto a uno scenario tendenziale. Inoltre, ipotizzando diversi sentieri di miglioramento dell’efficienza energetica e di decarbonizzazione del mix energetico, l’articolo studia la complessità insita nei target di riduzione delle emissioni del 25% e del 40% al 2030 e propone una valutazione della probabilità di realizzazione di ciascuno scenario.

Una prima domanda che viene affrontata sull’intera questione della lotta al cambiamento climatico è se davvero sia possibile governare la transizione energetica (La transizione energetica: pubblico e privato).

Segue un’analisi dei dati contenuti nella SEN (L’Italia e i suoi settori nella SEN: passato e futuro) utilizzando la Kaya Identity, prima a livello aggregato e poi per settore, in quanto, definendo variazioni percentuali, permette “di affrontare con maggiore leggerezza le incertezze sui dati di partenza”.

Questo esercizio offre una visione, soprattutto a livello di settore, attraverso il confronto dell’andamento di variabili significative nel passato e nel futuro. Ne segue un secondo genere di simulazioni tese a comprendere quali valori debbano assumere le variabili cruciali nella determinazione delle emissioni al fine di ottenere certi obiettivi di riduzione nel 2030 (L’abbattimento delle emissioni in Italia: 24 scenari possibili).

Gli autori concludono (La difficile via della decarbonizzazione) riportando i risultati della loro “linea di riflessione incentrata sui numeri” cercando “di mostrare cosa implichi, soprattutto in termini di intensità energetica e carbonica, tagliare le emissioni di carbonio italiane del 25% o, coerentemente con l’obiettivo UE, del 40%.”

Il post presenta l’articolo La SEN e oltre: cosa significa per l’Italia abbattere le emissioni scritto da di Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca e pubblicato sul numero 4.18 di Energia (pp.42-53)

Enzo Di Giulio e Stefania Migliavacca insegnano all’Eni Corporate University. Enzo Di Giulio è anche membro del Comitato Scientifico di Energia


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