Il futuro è elettrico, dicono i principali scenari sul futuro dell’energia. Reti intelligenti, auto elettriche, sole e vento. Il tutto secondo il presupposto che muoversi verso l’elettrico equivalga a diventare più ecologici, ‘going green’. Ma è davvero così? Qual è l’impatto climatico del settore elettrico?
Esistono molte differenze da paese a paese e anche da area ad area all’interno di medesimi paesi. Molto dipende dalle tecnologie e dal mix di fonti utilizzato per generare elettricità, se fossili (carbone, petrolio, gas), nucleare o rinnovabili (come idroelettrico, solare o eolico).
Per sapere qual è l’impatto climatico del settore elettrico nell’area dove vivete potete visitare il sito electricitymap.org, che mostra in tempo reale (meno di 2 ore) le emissioni di gas serra (in termini di CO2 equivalente) del consumo di elettricità. L’unità di misura è l’intensità di carbonio dell’elettricità consumata (gCO2eq/kWh). Scorrendo il cursore sulla mappa interattiva del mondo e cliccando sull’area desiderata, potete scoprirne l’intensità carbonica e il mix di fonti utilizzato in un determinato momento. Il sito fornisce anche una utile ed immediata classifica dell’impatto climatico del settore elettrico così da comparare le diverse aree per cui sono disponibili i dati.
È possibile così scoprire che in Italia, ad esempio, vi è una grossa differenza nell’impatto climatico tra le 6 zone in cui è stata suddivisa, con il “centro-nord” che si colloca in 32esima posizione e la “Sardegna” appena 74esima.
Il progetto appare ancora incompleto (mancano i dati per alcune aree e paesi) e migliorabile, ma essendo un progetto opensource, è libero e aperto a chiunque, attrezzato delle dovute competenze tematiche e informatiche, voglia apportarne migliorie così da renderlo ancor più completo e fruibile.
Il video che segue riproduce l’impatto climatico del settore elettrico per l’anno 2018.
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