La ripresa della produzione di tight oil negli Stati Uniti è uno dei più importanti elementi evidenziati nel Report Oil 2018, la pubblicazione dell’International Energy Agency dedicata al mercato petrolifero da qui al 2023.
Rispetto alle previsioni elaborate nella precedente pubblicazione dell’Oil Market Report Series, quest’anno la produzione statunitense è infatti stimata incrementare di oltre 2 mil. bbl/g, a conferma della presenza degli Stati Uniti tra i maggiori paesi produttori di petrolio.
Ad influenzare il mercato petrolifero anche altri cambiamenti, come il potenziamento del settore della raffinazione nei paesi del Medio Oriente; lo spostamento delle rotte commerciali verso l’Asia, con Cina e India entrate tra i maggiori importatori di petrolio; la nascita di nuovi prodotti petrolchimici.
Secondo l’Agenzia di Parigi, insieme a Brasile, Canada e Norvegia e ai paesi membri dell’International Energy Agency, gli Stati Uniti riusciranno con successo a rispondere al previsto aumento della domanda globale fino al 2020.
Per gli anni successivi al 2020, invece, le previsioni sull’adeguatezza dell’offerta rispetto alla robusta crescita della domanda sono più preoccupanti per il combinarsi della riduzione dei giacimenti naturali, da un lato, con i pochi segnali di recupero lato investimenti rispetto al crollo del 2015-2016, dall’altro.
Per aggiungere un commento all'articolo è necessaria la registrazione al sito.
0 Commenti
Nessun commento presente.
Login