26 Febbraio 2019

La tecnologia salverà il mondo, ma a che punto è?

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“Are clean energy technologies on track?” si chiede l’Agenzia Internazionale dell’Energia. Un quesito non di poco conto, dal quale dipende la nostra capacità di mantenere la temperatura globale “ben al di sotto dei 2 °C”, obiettivo che la comunità internazionale ha sottoscritto nel 2015 siglando l’Accordo di Parigi, e quindi, in un certo senso, il futuro del nostro pianeta.

La risposta è no. La maggior parte delle tecnologie non è “in pista” per raggiungere gli obiettivi di lungo termine su clima, accesso all’energia e inquinamento dell’aria. Nel 2017 solo 4 tra tecnologie e settori energetici su 38 risultano in linea con gli obiettivi fissati.

Lo riporta l’Agenzia nel suo Tracking Clean Energy Progress, che offre una valutazione completa e rigorosa di una gamma completa di tecnologie e settori energetici fondamentali in una transizione energetica globale.

Tracking Clean Energy Progress

Sebbene alcune tecnologie – fotovoltaico, illuminazione a LED, veicoli elettrici – abbiano mostrato “tremendous progress”, difficilmente si può ritenere tale performance positiva, anche se la si raffronta a quella dell’anno precedente che ne riportava 3 su 26.

Su altri fronti, i progressi hanno infatti mostrato un rallentamento, tanto che tecnologie come eolico onshore, energy storage sono state “declassate”. Forse ancor più rilevante, 11 delle 38 voci risultano decisamente “not on track”, come il carbon capture and storage che resta di fatto in stallo nonostante il contributo che potrebbe apportare sul fronte del carbone, il cui consumo resta determinante.

“È estremamente necessaria un’azione più vigorosa da parte dei governi, dell’industria e degli altri stakeholder per promuovere il progresso nelle tecnologie energetiche che riducono le emissioni di gas serra” – Fatih Birol, direttore esecutivo IEA

Il ruolo decisivo dell’azione politica nel guidare lo sviluppo della tecnologia veniva evidenziato già nel rapporto Energy Technology Perspectives 2017. Tuttavia, lo sforzo dei governi appariva anche allora del tutto inadeguato, nonostante si rilevasse che “dove le politiche hanno fornito chiari segnali, i progressi sono stati notevoli” mentre “molte aree tecnologiche soffrono di un inadeguato supporto delle politiche”.

Nonostante se ne parli da anni come fosse già in atto, la rivoluzione energetica necessaria per rompere la dipendenza dalle fonti fossili su cui ancora saldamente si basa il sistema economico mondiale stenta nei fatti a manifestarsi. Eppure, accelerare il progresso tecnologico potrebbe aiutare a rafforzare la sicurezza energetica globale, promuovere la crescita economica, contrastare le sfide ambientali e climatiche.


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