È un periodo di grandi cambiamenti per le utility, di sostanziali rischi ma anche notevoli opportunità. La domanda elettrica è prevista aumentare nei prossimi decenni sospinta dalla crescita delle economie in via di sviluppo e dall’elettrificazione dei consumi finali. Saranno necessari nuovi e importanti investimenti, ma le utility devono agire in modo deciso e tempestivo per restare sul mercato.
Nell’articolo pubblicato su Energia 1.19, Tiziano Bruno, David Frankel, Sébastien Léger e Antonio Volpin (partner di McKinsey) presentano i trend che stanno trasformando il settore e propongono quattro possibili azioni che consentano alle utility di resistere e prosperare.
Negli ultimi dieci anni, le utility di tutto il mondo hanno attraversato un periodo altalenante, a tratti faticoso. Nonostante la forte crescita della domanda mondiale di energia elettrica, diverse realtà hanno perso valore o realizzato ritorni inferiori alla media. Dall’analisi delle prime 50 utility asiatiche, europee e nordamericane quotate, realizzata da McKinsey, è emerso che il rendimento totale cumulato degli azionisti tra 2007 e 2017 è stato dell’1%, rispetto al 55% dell’indice MSCI World (benchmark per i fondi azionari globali).
Tra il 2016 e 2025 saranno necessari 7.200 miliardi di dollari nel settore elettrico, circa mille miliardi in più rispetto al decennio precedente – International Energy Agency
Nel prossimo decennio, è prevista una crescita della domanda di energia elettrica a un ritmo molto più sostenuto di ogni altra forma di energia, grazie allo sviluppo economico in Africa, Asia e America Latina e all’elettrificazione dei consumi finali, soprattutto trasporti e riscaldamento. Per coprire tale aumento, saranno necessari secondo l’International Energy Agency nuovi e importanti investimenti: 7,2 mila miliardi di dollari nel settore elettrico tra il 2016 e 2025, circa mille miliardi in più rispetto al decennio precedente.
Maggiori investimenti potrebbero migliorare le performance e la creazione di valore delle utility, allo stesso tempo, però, la concorrenza potrebbe inasprirsi con l’aumentare del numero di nuovi player in mercati precedentemente non accessibili, come Giappone, Messico e Arabia Saudita.
Prima di proporre la strategia delineata da McKinsey per il futuro delle utility, gli autori presentano nel dettaglio le radicali e rapide trasformazioni in atto con le quali le utility devono fare i conti (CAPIRE IL FUTURO: IMPLICAZIONI INDUSTRIALI). Tra queste, vi sono:
- La convergenza verso contratti a lungo termine del modello dei ricavi per tutte le tecnologie di generazione di energia (Power Purchase Agreements o capacity mechanisms), che porterà a un calo della volatilità, ma non necessariamente ad un aumento dei margini;
- Gli operatori in ambito trasmissione e distribuzione (T&D) vanno incontro a un’importante opportunità di crescita (ad es. sinergia con l’infrastruttura di telecomunicazioni ad alta velocità, come la fibra e le reti 5G), ma anche a grandi sfide (regolamentazione);
- Da un punto di vista globale, la concorrenza nel mercato retail è ancora limitata e, dove esiste, i margini di profitto per i venditori sono limitati;
- È improbabile che la crescita delle utility nei nuovi segmenti di business e nel downstream si trasformi in profitti nel breve termine;
- Tassi di interesse e regolamentazione saranno molto più influenti che in passato.
Gli autori passano quindi a presentare le 4 possibili linee di azioni individuate da McKinsey per convertire la crescita del volume di affari in maggiori profitti (QUALI POSSIBILITÀ DI CRESCITA PER LE UTILITY?):
- Raggiungere economie di scala
- Adottare nuove tecnologie
- Orientare le discussioni regolatorie
- Esplorare opportunità adiacenti
“Il settore delle utility sta per entrare in un periodo caratterizzato al contempo da incertezza e significative opportunità di profitto sulle quali si sta generando una notevole competizione. Per restare sul mercato e prosperare, le utility devono agire in modo deciso e tempestivo.”
Il post presenta l’articolo Una strategia efficace per il futuro delle utility scritto da Tiziano Bruno, David Frankel, Sébastien Léger e Antonio Volpin e pubblicato sul numero 1.19 di Energia (pp. 44-48)
Tiziano Bruno è Partner di McKinsey (Milano), David Frankel è Partner di McKinsey (Los Angeles), Sébastien Léger è Partner di McKinsey (Parigi), Antonio Volpin è Senior Partner di McKinsey (Singapore)
Per aggiungere un commento all'articolo è necessaria la registrazione al sito.
0 Commenti
Nessun commento presente.
Login