20 Giugno 2019

La digitalizzazione alle porte del settore elettrico

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La digitalizzazione sta penetrando il settore elettrico causandone una profonda riconfigurazione. Un processo che si sviluppa a partire da una serie di cambiamenti nelle infrastrutture, implica cambiamenti nei mercati, consente di eliminare gli intermediari tradizionali e un ruolo attivo dei consumatori. Come andrà a finire? Jean-Michel Glachant e Nicolò Rossetto della Florence School of Regulation propongono in un policy papers tradotto per Energia 2.19 sei building blocks per fornire il quadro analitico necessario per orientarsi nell’emergente mondo digitale e tra le trasformazioni che stanno prendo piede nel settore elettrico.

L’articolo presenta questi sei elementi fondamentali raggruppandoli in tre coppie, inquadrando per ognuna di queste le implicazioni per il settore elettrico:
1) cambiamenti infrastrutturali, che “comprendono la realizzazione di infrastrutture digitali in senso stretto e il dispiegamento di quelle intelligenti all’interno delle reti fisiche (bricks-and-mortar networks)”;
2) cambiamenti nei mercati, che “includono le piattaforme per la produzione e il consumo digitale diretto e le piattaforme per le interazioni nei mercati a due versanti (two-sided markets);

3) la frontiera digitale, che “abbraccia le comunità digitali per le transazioni senza intermediari tra pari (peer-to-peer, P2P), e i «resort virtuali» per l’intelligenza artificiale (IA).

La digitalizzazione si sviluppa a partire da una serie di cambiamenti nelle infrastrutture. Miliardi di dispositivi interconnessi tramite internet forniscono la via di accesso al mondo digitale e alla miriade dei suoi prodotti (elemento fondamentale uno). La digitalizzazione, inoltre, trasforma le reti fisiche presenti negli altri settori economici e le rende più intelligenti, sia allo scopo di eseguire meglio attività già praticate, sia di offrire nuovi e più interattivi servizi ai clienti (elemento fondamentale due).

La «rete intelligente 2.0» può trasformare profondamente il modello di business delle imprese elettriche, ma finora i progressi sono stati limitati

La digitalizzazione implica anche dei cambiamenti nei mercati. Un numero crescente di prodotti è puramente digitale e le piattaforme che li offrono non possono essere aggirate dai consumatori (elemento fondamentale tre). Altre piattaforme digitali operano nei mercati a due versanti: esse non creano il prodotto scambiato, ma agiscono come intermediari che facilitano le interazioni tra venditori e acquirenti di beni e servizi non necessariamente digitali (elemento fondamentale quattro).

La digitalizzazione apre la strada a nuovi modi di vendere e acquistare energia elettrica

La digitalizzazione è un processo trasformativo la cui frontiera si sposta in continuazione. Nuove tecnologie come la blockchain danno la possibilità di effettuare transazioni senza intermediari tra i membri di comunità digitali (elemento fondamentale cinque). D’altro canto, l’intelligenza artificiale e l’internet delle cose possono diventare intermediari inevitabili e automatizzati, in grado di rimpiazzare il diretto coinvolgimento umano in migliaia di decisioni aventi a che fare con la gestione di estesi insiemi di asset fisici (elemento fondamentale sei).

A breve, potremmo anche vedere sbocciare resort virtuali per l’IA appena dietro il contatore delle utility pubbliche

Il post presenta l’articolo di Jean-Michel Glachant e Nicolò Rossetto La digitalizzazione alle porte del settore elettrico (pp. 62-67), pubblicato su Energia 2.19

Jean-Michel Glachant è il Direttore della Florence School of Regulation
Nicolò Rossetto è Ricercatore Associato della Florence School of Regulation

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Foto: lalesh aldarwish / Pexels

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