Come spesso accade con questi tipi di interrogativi la risposta non può che essere: dipende. Da cosa? Dal settore preso in esame, ad esempio, oppure dagli sviluppi che ancora non possono essere previsti con certezza.
Scrivono su Energia 3.19 Laura Cozzi (Chief Energy Modeller, International Energy Agency) e Vincenzo Franza (Enel Strategy Group): “Il trasporto su strada, in particolare, è oggi caratterizzato da quattro principali tendenze: automazione, connettività, elettrificazione e condivisione. Gli impatti di questi trend sul consumo di energia sono difficili da prevedere. Siano essi di segno positivo o negativo, molto dipenderà dal livello di automazione raggiunto, nonché dalle barriere normative e dalla risposta dei consumatori.”
“Livelli moderati di automazione possono contribuire alla riduzione delle congestioni e a migliorare l’efficienza dell’utilizzo del carburante. Livelli di automazione elevati – come nel caso dell’auto a guida autonoma – potrebbero portare a un forte incremento dei consumi: con i conducenti che non hanno più bisogno di prestare attenzione alla guida, il costo percepito del tempo trascorso in auto scenderà, con il risultato che le persone saranno potenzialmente più disposte a trascorrere maggior tempo in automobile. Ciò equivarrebbe a un aumento nelle attività di viaggio, nonché veicoli molto più grandi per aumentare il comfort. Tuttavia, alti livelli di automazione, se abbinati allo sharing, potrebbero aiutare a ridurre in modo sostanziale consumo di energia e emissioni di CO2. Alternativamente in assenza di pratiche di sharing, alti livelli di automazione potrebbero comportare maggiori consumi ed emissioni di CO2.”
Livelli moderati di automazione possono ridurre i consumi (- congestioni e + efficienza), al contrario livelli elevati possono portare un forte incremento (ma se abbinati allo sharing potrebbero invece ridurli)
“Nel settore buildings, la digitalizzazione potrebbe contribuire alla riduzione dei consumi energetici di circa il 10%, per esempio grazie all’utilizzo di termostati smart e all’illuminazione LED intelligente.” Mentre “Nel settore industriale, le tecnologie digitali sono da tempo utilizzate per migliorare la sicurezza, aumentare la produzione e l’efficienza degli impianti. Ulteriori risparmi energetici a costi contenuti possono essere ottenuti grazie all’installazione di sensori intelligenti e all’analisi dei dati, abilitando alla manutenzione predittiva. La stampa 3D, il machine learning e la connettività potrebbero avere impatti ancora maggiori. Ad esempio, la stampa 3D può essere utilizzata per rendere gli aerei più leggeri, riducendo sia il consumo di materiali di costruzione sia il carburante necessario in volo.”
“L’industria Oil & Gas, attraverso l’uso diffuso delle tecnologie digitali, potrebbe ridurre i costi di produzione tra il 10% e il 20%. Le risorse di petrolio e gas tecnicamente recuperabili potrebbero essere incrementate di circa il 5% a livello globale, con i benefici maggiori attesi nel gas di scisto.”
La digitalizzazione può ridurre i costi e favorire i consumi (ed emissioni), ad esempio nel caso di petrolio e gas, mentre nel settore elettrico può portare risparmi per 80 miliardi di dollari l’anno
“Nel settore elettrico, la digitalizzazione può potenzialmente portare a risparmi pari a circa 80 miliardi di dollari l’anno, ovvero circa il 5% dei costi totali annui. Ciò può essere ottenuto riducendo i costi operativi e di manutenzione, migliorando l’efficienza delle centrali e della rete, riducendo le interruzioni e i tempi di fermo non pianificati e prolungando la vita utile degli asset. Un esempio di applicazione concreta è l’uso di droni per monitorare – a basso costo – migliaia di chilometri di linee di trasmissione, spesso su terreni accidentati o poco accessibili.”
“Oltre all’impatto sui costi, la digitalizzazione sta portando fondamentali cambiamenti a livello di sistema, abbattendo i tradizionali confini tra domanda e offerta di energia. Il settore elettrico è probabilmente il primo settore energetico a sperimentare già oggi l’impatto di questa profonda trasformazione. Il sistema tradizionale – dove l’elettricità è generata in grandi centrali elettriche, trasferita attraverso reti di trasmissione e distribuzione e consegnata in modo unidirezionale agli utenti finali nei settori residenziale, commerciale, industriale e dei trasporti – è destinato a cambiare radicalmente.”
La digitalizzazione sta portando fondamentali cambiamenti a livello di sistema, abbattendo i tradizionali confini tra domanda e offerta di energia
“La digitalizzazione e la connettività, unita all’elettrificazione dei consumi finali di energia – con la diffusione dei veicoli elettrici e le pompe di calore – e alla crescita della generazione distribuita, consentirà a milioni di consumatori di produrre, consumare, immagazzinare e vendere l’energia elettrica prodotta e fornire servizi di bilanciamento alla rete, aprendo a nuovi modelli di business.”
“È possibile identificare almeno tre principali ambiti di trasformazione del sistema elettrico che le tecnologie digitali possono agevolare, in particolare: il demand response per l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili non programmabili, l’implementazione dello smart charging per i veicoli elettrici e la generazione distribuita.”
Il post riprende passaggi dell’articolo di Laura Cozzi e Vincenzo Franza Digitalizzazione: una nuova era nell’energia? pubblicato su Energia 3.19
Laura
Cozzi, Chief Energy Modeller, International Energy Agency
Vincenzo Franza, Enel Strategy Group
Foto: pxhere
Per aggiungere un commento all'articolo è necessaria la registrazione al sito.
0 Commenti
Nessun commento presente.
Login