Abbiamo chiesto a GB Zorzoli di ripercorrere i temi più significativi della Rivista e immaginare in quali direzioni potrebbe procedere in futuro. Proponiamo un breve estratto del commento pubblicato su ENERGIA 3.20 nella sezione dedicata ai nostri 40 anni. In fondo al testo è possibile scaricare il pdf integrale.
“Alcune riflessioni preliminari.
- «Energia» è oggi l’unica rivista italiana del settore che permette di intervenire su qualsiasi tema con sufficiente tempestività, consentendo però di scrivere saggi di dimensioni adeguate ad approfondire l’argomento trattato.
- Per quanto mi risulta, «Energia» è l’unica in cui il Comitato Scientifico non solo si riunisce con regolarità ed è quindi in grado di contribuire alla programmazione dei numeri successivi della Rivista, ma i suoi membri sono frequentemente coinvolti anche in corso d’opera.
- Proprio perché il Comitato svolge un ruolo attivo, la sua composizione evolve, integrando nuove competenze.
- Anche se fin dall’inizio «Energia» è stata una rivista senza delimitazioni a priori dei temi da trattare, il ruolo attivo del Comitato e i cambiamenti nella sua composizione hanno facilitato l’ingresso di problematiche nuove che si andavano affermando a livello nazionale e internazionale. Se ne ha una conferma visiva sfogliando le annate della rivista, che possono essere lette come un compendio di storia dell’energia negli ultimi quarant’anni.
(…) Il varo del Blog rappresenta appunto l’apertura di un canale informativo in grado di fornire con maggiore rapidità opinioni su argomenti di attualità a una platea più diversificata”.
Dopo aver ripercorso i principali temi trattati e anticipati nel corso dei suoi 40 anni (Un’evoluzione al passo coi tempi), Zorzoli volge lo sguardo al futuro indicando Alcuni possibili temi che dovranno essere indagati nei prossimi anni.
Uno dei temi che la Rivista dovrà continuare a monitorare è il percorso di trasformazione per il raggiungimento dei target nazionali per le energie rinnovabili (1. Un’inevitabile «querelle»). “A fine 2018 gli impianti per la produzione elettrica rinnovabile erano 835.232(2), per conseguire gli obiettivi del PNIEC, dovranno diventare circa 2 milioni, ma con l’annunciata riduzione di CO2 al 50-55% saliranno a circa di 2,5 milioni. In un paese dove il permitting rappresenta il principale ostacolo all’installazione di impianti FER, è difficile prevedere come si riuscirà a gestire questo ulteriore incremento”.
Tra i nodi critici su cui la Rivista contribuirà a fare chiarezza nel prossimo futuro anche l’avvio delle comunità energetiche in Italia e la prolungata querelle tra Terna e i DSO, “per i quali l’eventuale perdita della rete di distribuzione rappresenterebbe un rilevante danno economico, e di entrambi nei confronti dell’auto-dispacciamento”.
Sarà interessante anche approfondire i vari temi connessi all’idrogeno (2. Un nuovo ruolo dell’idrogeno): “Al giustificato risveglio d’interesse per l’idrogeno si affiancano (…) scenari che assegnano all’idrogeno un ruolo dominante nel futuro, prevedendo addirittura che a lungo termine possa coprire circa un quarto della domanda totale di energia. Queste tesi implicano il trasporto dell’idrogeno a migliaia di chilometri di distanza dal punto di produzione, la cui fattibilità economica andrebbe attentamente valutata. Sulle prospettive dell’idrogeno non mancherà certo pane per i denti aguzzi dei collaboratori della Rivista”.
Infine, la finanza pubblica e le opportunità offerte dall’Europa (3. Recovery plan e riforma delle direttive europee): “Nei prossimi anni le opportunità offerte dall’impiego dei 209 miliardi euro, di cui 82 a fondo perduto, che possiamo ricevere dal Recovery Plan per riavviare lo sviluppo del Paese, saranno certamente al centro dell’attenzione della Rivista (…)”.
Il post presenta l’articolo Voltarsi indietro per guardare avanti (pp. 59-62) di GB Zorzoli pubblicato su ENERGIA 3.20
GB Zorzoli è membro del Comitato Scientifico della rivista Energia
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