24 Gennaio 2022

Chi e perché acquista un’auto elettrica? L’indagine Eurac Research

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Cosa spinge all’acquisto di un veicolo elettrico? Quali bisogni vanno tenuti in conto quando si elaborano politiche di mobilità a basse emissioni di carbonio? Su un campione di 1.000 intervistati, EURAC Research (nell’ambito del progetto Interreg Mobster) disegna un profilo del consumatore propenso ad acquistare un’auto elettrica. Lo studio conferma che, nella definizione di strategie climatiche legate ai trasporti, sono importanti non solo gli sviluppi tecnologici, ma soprattutto i dati sociodemografici, le pratiche sociali e le infrastrutture fisiche. Lo sviluppo di un sistema di trasporti efficace e sostenibile passa anche dalla qualità del governo locale, dalla condivisione degli obiettivi e dall’impegno politico sui temi della transizione ecologica.

La transizione ecologica punta ad economie a basse emissioni di gas serra attraverso trasformazioni dei sistemi energetici e di trasporto. Queste trasformazioni vanno programmate e non derivano solamente dall’intervento infrastrutturale o dall’innovazione tecnologica, ma anche dalla comprensione delle preferenze e dei bisogni delle persone nella quotidianità.

Nel futuro dei trasporti, i veicoli elettrici sono oggetto di grandi aspettative. Eppure, come mostra la figura, l’avvio del mercato nel nostro Paese è stato molto timido. È possibile comprendere le ragioni per cui tale innovazione stenta a decollare nel mercato nazionale?

Registrazione di veicoli elettrici per il 2016-2019 nei paesi transfrontalieri alpini
Fonte: Tomasi et al. 2021

Di seguito presentiamo alcuni risultati dell’indagine condotta da EURAC Research, all’interno del progetto europeo Mobster, che ha fatto luce sulle preferenze e i bisogni delle persone in termini di mobilità elettrica, sistematizzando informazioni raccolte mediante un questionario. Le interviste sono state raccolte a marzo 2020, nella fase iniziale della pandemia che, come sappiamo, ha cambiato tanti aspetti anche nella mobilità e perciò i risultati riportati di seguito potrebbero essere diversi oggi.

Il profilo dell’individuo che acquista un’auto elettrica disegna un mercato ancora perfettibile

All’interno del progetto Interreg ITA-CH Mobster, abbiamo diffuso un questionario in tre aree alpine – il Canton Ticino (CH), la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, e la Provincia Autonoma dell’Alto Adige-Südtirol.

EURAC Research – con il supporto di UBM Consulting – ha condotto 1.000 interviste telefoniche a un campione rappresentativo di residenti nelle tre aree. Uno degli aspetti importanti considerati è il reddito delle persone, anche se una buona parte degli intervistati ha deciso di non dichiarare il proprio (Tabella).

Livello di reddito delle persone intervistate
Fonte: Tomasi et al. 2021

I risultati evidenziano che la maggior parte degli intervistati (55%) non acquista un’auto da almeno cinque anni e ciò presuppone la possibilità di un’ampia sostituzione dei veicoli nei prossimi anni.

Gli intervistati che hanno acquistato in passato un’auto hanno dichiarato di non aver optato per un’auto elettrica o plug-in principalmente per motivi economici: per il 41% di loro, al momento dell’acquisto della loro ultima auto, quelle elettriche erano troppo costose. Le altre motivazioni riguardano la preferenza verso altre tipologie di alimentazione (18%), l’impossibilità di ricaricare la batteria quando necessario (17%), o la semplice non considerazione di questa opportunità (24%).

Intervistati disponibili ad acquistare un’auto elettrica in futuro
Fonte: Balest et al. 2021

Solo 371 intervistati su 1.000 potrebbero acquistare un’auto elettrica in futuro, i prezzi sono ancora la principale barriera

Ma il futuro delle auto è elettrico? 371 su 1.000 intervistati hanno dichiarato che potrebbero acquistare un’auto elettrica in futuro. Le principali barriere per un acquisto futuro di auto elettriche o plug-in sono ancora i prezzi attuali di vendita (37%) e la diffidenza sull’autonomia della batteria (27%).

Il profilo delle persone disponibili ad acquistare un’auto elettrica in futuro riguarda giovani con un elevato livello di istruzione, con almeno un figlio tra i 12 e i 18 anni, con più di un’automobile nel nucleo famigliare di cui almeno una utilizzata anche per lunghi tragitti.

Viene inoltre confermata l’importanza delle infrastrutture di ricarica, che spingerebbe maggiormente l’acquisto di un’auto elettrica o plug-in.

Il solo passaggio a veicoli privati elettrici contribuisce in modo parziale alla transizione ecologica. Al fine di promuovere in modo più completo la transizione va diminuito il traffico, promosso un sistema di trasporto pubblico intermodale e sostenibile per cittadini e turisti, va reso possibile un più ampio utilizzo delle bici elettriche permettendo di aumentare la distanza percorsa e di superare dislivelli altrimenti faticosi.

Anche i governi locali devono impegnarsi per la riduzione del traffico e l’offerta di sistemi di trasporto pubblico più complessi

Le comunità locali, fatte di persone, di imprese e di amministrazioni, devono agire per promuovere strategie ed azioni efficaci per la trasformazione del sistema di trasporto. Devono impegnarsi continuativamente nel lungo periodo al fine di promuovere un sistema di trasporto sostenibile.

Considerando questo, nel progetto Mobster abbiamo organizzato tre workshop in cui sono stati invitati attori locali rilevanti nel settore dei trasporti. Si è riscontrato che lo sviluppo di una trasformazione e una gestione efficaci del trasporto locale passa anche tramite la qualità del governo locale, la condivisione degli obiettivi e l’impegno politico per una transizione ecologica. A tal fine, la condivisione di obiettivi comuni da parte degli attori locali e la presenza di risorse economiche private e pubbliche sono condizioni fondamentali.

Mappa con i casi di studio, progetto MOBSTER
Fonte: Tomasi et al. 2021

Essendo il settore dei trasporti molto ampio, ogni territorio o comunità locale ha le proprie preferenze su come intervenire: il Canton Ticino si sta concentrando sulla mobilità basata su biciclette elettriche; l’Alto Adige-Südtirol su un sistema strategico di intermodalità funzionale al settore turistico. Anche i sistemi urbani di digitalizzazione della mobilità elettrica sono un tema sempre più interessante per i territori locali.


Jessica Balest è ricercatrice post-doc presso l’Istituto per le Energie Rinnovabili di EURAC Research

Silvia Tomasi sta conducendo un dottorato di ricerca presso l’Istituto per le Energie Rinnovabili di EURAC Research e presso la Facoltà di Economia e Management della Libera Università di Bolzano

Wolfram Sparber è Direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili di EURAC Research, Vicepresidente EUREC, Vicepresidente del Comitato Consultivo di Alperia


Sui trasporti e veicoli elettrici si legga anche:
Che ne sarà della retorica dell’auto elettrica?, di Alberto Clò, Antonio Sileo, 21 Gennaio 2022
Se si vendono sempre meno auto, di Antonio Sileo, 24 Novembre 2021
Le infrastrutture per la mobilità sostenibile hanno finalmente visto la luce?, di Stefano Verde, 20 Luglio 2021
Incentivi alla mobilità elettrica: chi va piano va sano e va lontano, di Redazione, 15 Luglio 2021
Meglio rottamare che immatricolare, di Redazione, 3 Maggio 2021
La chiave per il rinnovo del parco circolante, di Redazione, 17 Marzo 2021
Se l’auto elettrica sbanda nella curva (di Kuznets), di Enzo Di Giulio, 25 Febbraio 2021
COVID 19 e mobilità: quali prospettive?, di Redazione, 22 Giugno 2020
Per una transizione energetica eco-razionale della mobilità italiana, di Redazione, 16 Marzo 2020
La mobilità delle città italiane, di Redazione, 17 Dicembre 2019
+ auto elettriche = – entrate per lo Stato, di Alberto Clò, 21 Ottobre 2019

Foto: Unsplash

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