Che cos’è la Oil and Gas Climate Initiative e quale ruolo può svolgere l’industria O&G nella transizione energetica? Lo abbiamo chiesto direttamente al Presidente Bjørn Otto Sverdrup, che delle sfide dell’industria O&G e degli obiettivi che si è data discuterà alla conferenza Gastech 2022 che si terrà a Milano dal 5 all’8 settembre.
Bjørn Otto Sverdrup, lei è il presidente della Oil and Gas Climate Initiative, può dirci che cos’è questa iniziativa e quale ruolo può svolgere l’industria O&G nella transizione energetica?
La Oil and Gas Climate Initiative è un’organizzazione che riunisce 12 delle più grandi aziende del mondo ed è guidata dai loro Amministratori Delegati al fine di individuare le risposte che l’industria Oil&Gas può fornire per contrastare i cambiamenti climatici.
I membri della OGCI e l’industria in generale possono giocare un ruolo fondamentale nell’accelerare la transizione energetica e passare da un sistema basato per l’80% da combustibili fossili ad uno completamente a emissioni zero. Abbiamo bisogno che l’industria faccia investimenti, coinvolga le parti interessate, fornisca innovazione e utilizzi la propria esperienza per consentire alla società di raggiungere più rapidamente l’obiettivo net zero e un’economia circolare del carbonio.
BP, Chevron, CNPC, Eni, Equinor, ExxonMobil, Occidental, Petrobras, Repsol, Saudi Aramco, Shell, TotalEnergies: i 12 membri della Oil and Gas Climate Initiative
In occasione di Gastech 2022 terrà un discorso su come riformulare la narrativa della transizione in modo da conseguire la “20-gigatonne challenge”. Può dirci di che sfida si tratta e che ruolo ha l’energia nel supportare il percorso verso lo zero netto?
Ogni anno il mondo emette circa 55 gigatonnellate di CO2. 33 provengono dall’energia, di cui 13 dal carbone. Se rimuoviamo il carbone, rimangono 20 gigatonnellate di emissioni imputabili all’industria petrolifera e del gas: questa è la sfida che l’OGCI si appresta ad affrontare e dimostra il ruolo che la nostra industria ha nel supportare i percorsi verso lo zero netto.
Iniziamo riducendo le emissioni che derivano dalla produzione di petrolio e gas. Eliminando le emissioni di metano, tagliando il flaring ed elettrificando le operazioni, possiamo rimuovere una gigatonnellata di emissioni provenienti dai membri dell’OGCI. Se potessimo convincere tutte le compagnie petrolifere e del gas del mondo, compresi i membri dell’OGCI, a fare lo stesso, rimuoveremmo 4 gigatonnellate.
Per vincere la sfida delle 20 gigatonnellate dobbiamo cambiare l’intero sistema energetico per raggiungere emissioni nette zero. Per fare ciò, l’industria sta investendo in un’ampia gamma di soluzioni: cattura e stoccaggio del carbonio, idrogeno a basse emissioni di carbonio, energie rinnovabili e stoccaggio di energia, bioenergia e biocarburanti, carburanti sintetici per l’aviazione, mobilità sostenibile, gestione dei prodotti e digitalizzazione. Queste soluzioni, fornite su larga scala, guideranno un’ampia trasformazione del sistema energetico globale.
1, 4 e 20 gigatonnellate: le sfide davanti alla OGCI
L’attuale complicato contesto energetico ha riportato al centro della discussione il cosiddetto trilemma energetico, ovvero l’importanza di coniugare le esigenze di sicurezza, accessibilità economica e sostenibilità. Ritiene questo ritorno un aspetto positivo o negativo per l’impegno in ambito climatico del settore energetico?
È molto difficile utilizzare il termine “positivo” nel contesto attuale. Tuttavia, dal punto di vista del sistema energetico e del clima, tornare a prendere in considerazione il trilemma energetico mette in luce la necessità di utilizzare le nostre risorse in maniera più efficiente e di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di cui avremo bisogno per raggiungere sia l’obiettivo zero netto che la sicurezza energetica.
Ora ci sono grandi incentivi per consumatori, governi e imprese a investire, ridurre la domanda ed evitare gli sprechi, creando quindi delle opportunità vantaggiose per tutti.
Il ritorno del trilemma energetico
L’impegno globale sul metano (global methane pledge) è stato uno dei maggiori successi della COP26. Cosa sta facendo l’industria petrolifera e del gas in questo ambito?
L’industria è ben conscia che l’eliminazione delle proprie emissioni di metano a monte delle sue attività rappresenta una delle migliori opportunità per contribuire nel breve termine alla mitigazione del cambiamento climatico e avanzare verso gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Nel marzo di quest’anno, i membri dell’OGCI hanno lanciato la Aiming for Zero Methane Emissions Initiative, un appello ad adottare un approccio globale che tratti le emissioni di metano dell’industria energetica con la stessa serietà con cui l’industria tratta già le questioni relative alla sicurezza. L’iniziativa, che va ad integrare altre importanti iniziative multi-stakeholder, ha ottenuto n meno di 6 mesi il sostegno di oltre 35 organizzazioni di settore. Ora perseguiamo l’azzeramento delle emissioni di metano dalle nostre attività entro il 2030.
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