Il contenimento dei consumi è l’arma di tutti i cittadini per combattere la guerra energetica. Garantisce il funzionamento del sistema e porta benefici in termini geopolitici, economici e ambientali. Fondamentale è l’informazione per rendere consapevoli i cittadini del proprio potere di fare la differenza. Ecco 10 consigli per ridurre i consumi.
La recente chiamata alle armi di Putin per riempire le fila dei combattenti in Ucraina ha di fatto portato la guerra direttamente nelle case dei russi, facendo in molti casi propendere per una fuga dal paese.
E nelle nostre case? Da noi, la guerra si è materializzata come conflitto energetico, dai toni meno belligeranti forse ma certamente non privi di conseguenze, specie per le famiglie meno abbienti. La povertà energetica è un fatto per milioni di famiglie che si trovano costrette in misura crescente a scegliere tra i principali bisogni primari, l’ormai noto dilemma “heat or eat?”.
Heat or eat?: il dilemma di sempre più famiglie in povertà energetica
Quale può essere la nostra mobilitazione rispetto a tutto ciò? Per contrastare il leader del Cremlino e la sua strategia di utilizzare l’energia come arma politica, noi cittadini e consumatori europei siamo chiamati a ridurre i consumi, potendo fare la differenza in un conflitto che sembra sempre più vicino anche alle nostre case.
Se la politica punta a riempire gli stoccaggi e accaparrarsi nuove rotte di approvvigionamento per diversificare le forniture russe (sopperendo alle lacune del passato, ma questa è un’altra storia), quello che accadrà quest’inverno lo decideremo soprattutto noi, con le nostre azioni quotidiane.
Luci, acqua calda, pieno carichi, maglioni e coperte..
Vediamo in 10 punti cosa possiamo fare a costo zero per ridurre il più possibile i consumi:
1. Sobrietà is the new black: ovvero riduciamo il superfluo per evitare che qualcun altro riduca l’essenziale. Come? Non sprecando energia. Il primo passo è una cosa che risulta sempre difficilissima: spegnere le luci non indispensabili
2. Il romanticismo torna di moda con cene a lume di candela
3. Spegniamo le luci di standby agli elettrodomestici di notte. Come? Il metodo più semplice è staccando la spina, ma ci sono altri modi come dotandosi di ciabatte multipresa con tasto di chiusura, seguendo le indicazioni dal tasto impostazioni nel caso di tv smart, o eliminando la luce rossa con il tasto “light” presente in molti modelli di condizionatori. Per i più digitali, ci si può affidare alle ultime novità della domotica
4. Usiamo gli elettrodomestici in modo efficiente: lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico; sbrinare il frigorifero regolarmente e non porlo vicino a fonti di calore come un forno; regolare la temperatura della caldaia in modalità più efficiente
5. Consumiamo energia in giorni e fasce orarie non di picco
6. Riduciamo l’utilizzo dell’acqua calda, ad esempio facendo docce più corte e meno calde
7. Facciamo scorta di maglioni e coperte per ridurre l’accensione del riscaldamento. In generale, meglio mantenere la temperatura interna delle case entro i 19°C, una abitudine che può migliorare anche la nostra salute: ambienti troppo riscaldati, infatti, possono creare problemi alle vie aeree.
8. Evitiamo ostacoli davanti e sopra i termosifoni. E qui scatta la domanda: dove stendere i panni? La risposta è vicino ad una finestra o in un luogo in cui circoli molto l’aria, anche per evitare il formarsi di troppa umidità in casa.
9. Diciamo no agli spifferi: per ridurre la dispersione di calore dalle finestre, si può ad esempio chiudere le tapparelle di notte, mettere tende pesanti o prendere dei paraspifferi (avvertenza: resta sempre valido l’abitudine della nonna di arieggiare la casa).
10. Preferiamo trasporti a basse emissioni: treno meglio di aereo, bus meglio di auto, bicicletta meglio di tutto (pure dell’auto elettrica).
Riduciamo il superfluo per evitare che qualcun altro riduca l’essenziale
Anche un minimo sforzo come questo può fare la differenza, se tutti collaboriamo. Non ci sono controlli, è difficile farlo con l’utenza diffusa. Assumersi tale responsabilità si basa sulla presa di coscienza del proprio ruolo per la stabilità del sistema energetico, per gli effetti a livello geopolitico ma anche per le sorti della transizione e della lotta al cambiamento climatico.
La responsabilità è di tutti ma soprattutto di chi, pur potendo permettersi di consumare anche in regimi di prezzi molto elevati, decide di attuare comportamenti virtuosi per essere protagonista attivo in un momento storico così delicato. In nome anche di quella Solidarietà che non è prerogativa solo delle Istituzioni Europee.
Chiara Proietti Silvestri è ricercatrice presso Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche
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Foto: Unsplash
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