Secondo la società di consulenza Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche, si va verso un aumento dei prezzi del gas.
Per il gas naturale consumato nel mese di aprile, i prezzi tutelati vanno verso un aumento intorno al 25% nonostante una modesta riduzione delle quotazioni sui mercati all’ingrosso. La variazione verrà precisata e formalizzata da Arera verso la metà della prossima settimana.
La causa dell’aumento del prezzo finale deriva da quanto previsto dall’art. 2, comma 4, del DL n. 34 del 30 marzo 2023, secondo cui, in considerazione del trend di riduzione dei prezzi all’ingrosso dopo i valori record raggiunti nel corso del 2022, le aliquote negative della componente tariffaria UG2C applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi/anno, “sono confermate, limitatamente al mese di aprile 2023, in misura pari al 35% del valore applicato nel trimestre precedente”. Ciò comporta un aggravio di spesa medio di circa 20 c€/mc.
Questo intervento più che compensa una moderata riduzione dei prezzi all’hub PSV del 4% circa. Nel corso di aprile le quotazioni spot sui mercati europei hanno registrato un andamento variabile: nella prima metà del mese si è verificato un piccolo rimbalzo, dopo più di tre mesi di discesa quasi ininterrotta che ha riportato i valori su livelli prossimi a quelli antecedenti l’autunno 2021; nelle settimane successive i prezzi hanno ripreso a scendere moderatamente, con il risultato di segnare in media mensile la riduzione sopra indicata. I movimenti durante il mese sono legati a fattori congiunturali: variazioni delle temperature, gli scioperi in Francia che hanno impedito la normale attività nei terminali di GNL, manutenzioni temporanee sui gasdotti.
Infatti, il quadro dei fondamentali non appare al momento mutato: gli stoccaggi hanno chiuso la stagione di erogazione pieni al 58% (rispetto al 30% del 2022), la domanda complessiva rimane piuttosto debole e altrettanto la concorrenza asiatica sul GNL. Le recenti aste per l’assegnazione della capacità di stoccaggio per il prossimo anno termico hanno avuto successo, a differenza dello scorso anno. Tuttavia, permane una situazione di incertezza, sottolineata recentemente anche dalle istituzioni UE, riguardo i rischi a cui, in assenza o quasi di gas russo via condotta, il sistema europeo è sottoposto in vista del prossimo inverno, che potrebbe non essere clemente come quello trascorso. Tali rischi sono incorporati nei prezzi forward per la stagione invernale e per il 2024, che risultano più elevati degli attuali prezzi spot.
Rie – Ricerche Industriali ed Energetiche è una società privata indipendente che opera nel mondo dell’energia attraverso attività di consulenza, ricerca, formazione e informazione.
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Foto: Unsplash
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