A inizio 2023 nasce Greenture, per favorire la decarbonizzazione dei trasporti con l’impiego di gas naturale, biometano e idrogeno, non solo attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento stradale supportate da soluzioni tecnologiche e impiantistiche, ma anche sviluppando e gestendo progetti infrastrutturali nazionali di GNL di piccola taglia.
Per Snam il business della mobilità sostenibile non è una novità, ed è anzi una delle direttrici lungo le quali il Gruppo sta da tempo orientando le proprie attività in una logica di progressiva decarbonizzazione. Per individuare ambiti di intervento coerenti con la neutralità carbonica da raggiungere entro il 2040, a partire dal 2017 Snam ha sviluppato quattro unità di business totalmente dedicate alla transizione energetica e volte a favorire la mobilità sostenibile, lo sviluppo del biometano, l’efficienza energetica e il mercato dell’idrogeno e cattura della CO2.
La prima di tali unità nasce proprio nel 2017 con il brand Snam4Mobility, sostituito a inizio 2023 dal brand Greenture, per promuovere l’utilizzo del gas naturale (compresso e liquefatto), del biometano e dell’idrogeno nei trasporti, attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento stradale e soluzioni tecnologiche e impiantistiche dedicate alle stesse.
Dal consolidamento infrastrutturale di Snam all’ampliamento della sua strategia per la mobilità sostenibile
Le recenti mutate condizioni geopolitiche e i cambiamenti epocali registrati solo negli ultimi 12 mesi nel settore energetico hanno però condotto a una revisione strategica degli obiettivi sulla mobilità sostenibile.
Il rapido processo di consolidamento infrastrutturale in cui il Gruppo si sta impegnando, a partire dai superiori volumi di GNL (Gas Naturale Liquefatto) e da una capacità di rigassificazione degli stessi che crescerà sino a 16,5 miliardi di metri cubi entro la fine del 2024, ha infatti ampliato l’orizzonte d’intervento, invitando Snam ad abbracciare la mobilità sostenibile in un’accezione decisamente più ampia e sistemica.
Nei primi mesi del 2023 è nata così Greenture (nome che deriva dall’unione delle parole “Green” e “Infrastructure”, selezionato per rafforzare il posizionamento di Snam come leader nelle infrastrutture a servizio della mobilità sostenibile), società che raccoglie il testimone di Snam4Mobility e ne porta la sfida al livello superiore.
L’ambizioso obiettivo è quello di sviluppare e gestire, in ambito “midstream”, progetti infrastrutturali nazionali di GNL di piccola taglia (c.d. Small Scale LNG), con l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione del trasporto pesante stradale, ma anche di quello marittimo, ferroviario non elettrificabile e di utenze industriali e residenziali attualmente alimentate da combustibili inquinanti e/o climalteranti.
Tali progetti possono includere liquefattori, depositi costieri, infrastrutture per caricamento diretto di autocisterne e di navi, investimenti in imbarcazioni per il rifornimento navale, progetti di riconversione di centrali elettriche a GNL, e attività di logistica secondaria marittima e stradale, sviluppando nuove filiere nazionali che siano in grado di distribuire la molecola in modo affidabile e competitivo, abilitando lo “switch” a nuovi combustibili più verdi.
GNL/bioGNL, un vettore già disponibile con tecnologia matura, per raggiungere l’obiettivo europeo al 2030 sulla riduzione delle emissioni
Va infatti considerato che, se già il metano di origine fossile riduce di circa il 20% le emissioni di CO2 e praticamente azzera le emissioni inquinanti in confronto ai carburanti tradizionali, nel caso del biometano (carburante prodotto dalla digestione di un mix di rifiuti organici o da biomasse agricole) si raggiunge addirittura la neutralità carbonica.
Pertanto, il GNL/bioGNL, carburante già disponibile e con tecnologia matura, rappresenta un vettore fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo al 2030 di riduzione del 55% di emissioni stabilito dal programma europeo Fit for 55.
Non va inoltre dimenticato che proprio sul biometano, come da piano REPowerEU, l’Europa intende raggiungere entro il 2030 una capacità produttiva di 35 miliardi di metri cubi, di cui 8 per la sola l’Italia, con un conseguente incremento della disponibilità di carburante, che dovrà essere opportunamente valorizzato al fine di diffonderne l’impiego e favorirne i benefici.
Un’infrastruttura sempre più capillare, tecnologica e integrata per incidere meglio nella transizione verde
Greenture continuerà a focalizzare i propri sforzi anche sul segmento “downstream”, contribuendo allo sviluppo del network di stazioni di rifornimento stradali a biometano compresso e liquefatto e realizzando il network di stazioni ad idrogeno (per le quali è stata recentemente aggiudicataria dei contributi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per realizzare otto delle trentasei stazioni di rifornimento finanziate).
Ad oggi, gli impianti operativi tra biometano compresso e liquefatto sono circa 70 e il totale di quelli contrattualizzati 110, con l’ambizione di contrattualizzare e avviare le prime otto stazioni ad idrogeno entro il 2026, realizzando così un’infrastruttura sempre più capillare e, come tale, credibile e affidabile per vari segmenti della mobilità sostenibile “su ruota”.
Tutto questo è favorito anche da un know-how di lungo corso, che Greenture ha consolidato anche attraverso l’acquisizione di Cubogas, società controllata al 100% dalla stessa Greenture, tra le più conosciute nelle soluzioni tecnologiche per la compressione di gas naturale/biometano e attualmente al lavoro per lo sviluppo di soluzioni di compressione per l’idrogeno.
Facendo leva sull’innovazione, su 80 anni di esperienza nel campo e su una qualità riconosciuta a livello globale in 40 diversi Paesi, Cubogas contribuisce al perimetro di business di Greenture attraverso 4 mila compressori già installati, cui si aggiungono ulteriori prodotti che vanno dalla componentistica di dettaglio a soluzioni per il rifornimento a uso privato o di flotte commerciali.
Per tutte queste ragioni, la nascita di Greenture non si riduce a un cambio di “denominazione sociale” ma concretizza una strategia di promozione del trasporto sostenibile tesa a presidiare il core business “downstream” delle stazioni di rifornimento e a sviluppare nuove aree della catena del valore nel business “midstream” dello Small Scale LNG, in una logica di ottimizzazione degli asset disponibili e integrazione di nuovi con l’obiettivo di incidere ancora di più a favore della transizione energetica perseguita da Snam.
Alessio Torelli è Amministratore Delegato Greenture (società del Gruppo Snam)
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