1 Agosto 2023

L’Italia sta importando più GNL russo di quanto si crede?

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La quantità di GNL russo che giunge in Italia potrebbe essere maggiore di quanto si creda. Oltre alle importazioni dirette, vi sono infatti anche quelle che giungono tramite riesportazione da altri Paesi, in particolare dalla Spagna.

A partire da maggio 2022, l’Italia ha iniziato a importare GNL dalla Russia. Nel primo trimestre del 2023, i principali fornitori di GNL dell’Italia sono stati il Qatar (39%) e gli Stati Uniti (28%), seguiti da Algeria, Spagna, Nigeria, Egitto, Russia, Guinea Equatoriale e Mozambico. Nel primo trimestre 2023, le importazioni di GNL russo hanno contato per il 3% sulle importazioni totali italiane di GNL. Ma quanto GNL russo potrebbe ricevere l’Italia tramite riesportazione da altri Paesi?

Italia GNL russo

La Spagna ha iniziato a importare GNL russo nel 2018. Da allora, i volumi importati sono aumentati, raggiungendo un picco nell’aprile 2023 di 6.513 GWh, secondo le statistiche della Corporación de Reservas Estratégicas de Productos Petrolíferos (CORES). Il GNL importato dalla Spagna viene poi riesportato: i maggiori acquirenti sono l’Italia, a cui la Spagna spedisce il GNL, e la Francia, che lo riceve attraverso il gasdotto VIP Pirineos.

Che cos’è la riesportazione?

La riesportazione prevede che le spedizioni estere di GNL vengono scaricate in serbatoi di stoccaggio situati presso i terminal e, successivamente, ricaricate su navi cisterna per la consegna ad altri Paesi. Il GNL può essere anche riesportato attraverso i cosiddetti trasferimenti Ship-to-Ship (da nave a nave).

L’Italia importa gas anche attraverso un gasdotto che parte dall’Azerbaigian e passa attraverso la Grecia. È possibile che il gas trasportato in Italia attraverso questo gasdotto provenga da altri Paesi?

La maggior parte delle importazioni di GNL dalla Grecia nel primo trimestre del 2023 proveniva dagli Stati Uniti, l’11% dalla Russia e il 5% dalla Spagna. Secondo Eurostat, l’Italia ha importato circa 750 milioni di metri cubi di gas dall’Azerbaigian nel gennaio 2023. Nello stesso mese, l’Italia ha però dichiarato di avere importato 852 mil. mc attraverso il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), lo stesso che porta il gas azero in Italia. Ciò significa che non si conosce l’origine di 102 mil. mc che vengono importati in Italia tramite il TAP.

La domanda di gas in Italia è diminuita costantemente negli ultimi dieci anni

Il consumo di gas in Italia è in calo dal 2010, quando ha raggiunto un picco di 83,1 mld mc. Mentre il consumo di gas dell’Italia è diminuito del 19% su base annua nel primo trimestre del 2023, le importazioni italiane di GNL sono aumentate del 38%. La maggior parte delle spedizioni di GNL proviene dal Qatar e dagli Stati Uniti, ma anche le importazioni da Spagna e Russia sono significative.

Confrontando i valori del primo trimestre 2023 con quelli del primo trimestre 2022, emerge che le importazioni italiane via gasdotto sono diminuite del 24% e le esportazioni del 31%, mentre le importazioni di GNL sono aumentate del 38%.

Italia GNL russo

Sulla base dell’andamento del consumo di gas in Italia negli ultimi anni e delle politiche REPowerEU in corso di attuazione, la IEEFA stima che la domanda di gas e le importazioni di GNL dell’Italia continueranno a diminuire da qui al 2030, determinando così un tasso di utilizzo dei terminali di GNL operativi in quel momento inferiore al 50%.

Italia GNL russo

Un hub del gas per l’Europa? La rete infrastrutturale italiana

L’Italia dispone di sei connessioni a gasdotti e di quattro terminal di rigassificazione di GNL.

Italia GNL russo
Italia GNL russo

I terminal GNL di Panigaglia e Toscana sono completamente regolamentati e offrono accesso a terzi, mentre il terminal GNL Adriatico opera in parte in regime di esenzione dalla disciplina che prevede il diritto di accesso dei terzi, con l’80% della sua capacità esente e il 20% regolamentato. L’accesso a terzi è regolato dalle normative europee e dalle disposizioni di legge nazionali, che garantiscono il libero accesso a qualsiasi soggetto interessato.

L’Italia ha in programma la costruzione di due nuovi terminal GNL. Un’altra unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (o FSRU, Floating Storage and Regasification Unit) gestita da Snam con una capacità di 5 miliardi di metri cubi, dovrebbe essere operativa entro il 2024. Entro il 2026 dovrebbe entrare in funzione un grande terminal GNL onshore in Sicilia, il terminal Porto Empedocle, gestito da Nuove Energie e con una capacità di 8 miliardi di metri cubi.

La Spagna è uno dei principali riesportatori europei di GNL, compreso quello proveniente dalla Russia

Da gennaio 2022, le importazioni spagnole di GNL russo sono aumentate, mentre le importazioni di GNL statunitense sono diminuite e quelle di GNL nigeriano sono rimaste costanti.

Italia GNL russo

Nel 2022, la Spagna è stata il più grande riesportatore di gas fossile e GNL da destinare agli acquirenti europei. Nel corso dell’anno sono infatti stati effettuati 338 scarichi di navi di GNL, rispetto ai 254 del 2021. Tra queste, emergono in particolare le operazioni di ricarica per la riesportazione, che sono aumentate del 45% a 25 TWh rispetto al 2021.

Il principale importatore europeo di GNL spagnolo è l’Italia. Nel primo trimestre 2023, l’86% del GNL riesportato dalla Spagna verso l’Europa e il 74% delle riesportazioni spagnole totali è infatti stato destinato all’Italia. Nello stesso periodo, la Spagna ha importato circa 7,56 mld mc di GNL, di cui circa 1,77 miliardi dalla Russia, e ha riesportato circa 0,63 mld mc verso acquirenti europei, di cui 0,56 destinati all’Italia.

Tuttavia, l’origine del GNL riesportato dalla Spagna all’Italia non è chiara.

Italia GNL russo

La maggior parte del GNL russo importato dalla Spagna proviene dall’impianto Yamal LNG, che ha una capacità produttiva di circa 16,5 milioni di tonnellate all’anno ed è gestito da JSC Yamal LNG, una joint venture tra Novatek (50,1%), TotalEnergies (20%), China National Petroleum Corporation (20%) e Silk Road Fund (9,9%).

I principali acquirenti a lungo termine di GNL dall’impianto Yamal sono la cinese CNPC, Gazprom Marketing & Trading, Naturgy (multinazionale spagnola attiva nel settore del gas fossile e dell’energia elettrica), Novatek e TotalEnergies.

Il gas russo sta raggiungendo l’Italia tramite altre rotte?

L’Italia importa grandi quantità di gas dall’Azerbaigian e dall’Algeria. Nel primo trimestre del 2023, le importazioni dall’Azerbaigian attraverso il TAP hanno rappresentato la seconda fonte di importazione dopo il gas importato dall’Algeria attraverso il gasdotto Transmed.

Il TAP trasporta il gas in Italia dal punto di ingresso orientale, situato nella città greca di Kipoi, attraverso la Grecia e l’Albania. La capacità del TAP è stata prenotata sulla base di contratti di trasporto del gas a lungo termine. Un ulteriore 5% di capacità è offerto in prodotti di capacità standard a breve termine attraverso procedure d’asta.

Secondo il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica italiano, le importazioni di gas nel primo trimestre del 2023 attraverso il TAP al punto di interconnessione di Melendugno sono state leggermente superiori ai dati Eurostat sulle importazioni italiane di gas dell’Azerbaigian.

Italia GNL russo

I flussi di gas che da Est raggiungono l’Italia non hanno una provenienza certa: potrebbe trattarsi di GNL russo importato attraverso il terminal GNL greco di Revithoussa?

È necessario comprendere chiaramente le rotte del gas e del GNL

L’Italia è interessata a ridurre la sua dipendenza dal gas russo – ha progettato e costruito nuovi terminal GNL e firmato nuovi accordi sul gas. Nel marzo di quest’anno, la nave FSRU Golar Tundra è approdata nel porto di Piombino con l’intento di aiutare l’Italia a diversificare i propri approvvigionamenti per ridurre ulteriormente la dipendenza dal gas russo. Il 21 marzo 2023, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato che l’Italia sarà indipendente dal gas russo entro il 2023.

Tuttavia, non è chiaro se il GNL russo venga riesportato in Italia da altri Paesi.

Se l’Italia vuole tenere fede al suo impegno di smettere di importare gas dalla Russia, deve necessariamente rintracciare l’origine del GNL che importa dalla Spagna e attraverso il gasdotto TAP.


Ana Maria Jaller-Makarewicz è Energy Analyst Europe presso IEEFA.
Il post è stato pubblicato originariamente sul sito di IEEFA ed è stato riprodotto per concessione dell’autore. La traduzione è a cura di Sofia Russi.


Foto: Marine Traffic

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