9 Ottobre 2023

Tyrrhenian Link, Adriatic Link e le altre interconnessioni di Terna

LinkedInTwitterFacebookEmailPrint

Reti elettriche resilienti e sostenibili sono uno dei fattori abilitanti della transizione energetica. Su ENERGIA 3.23, Guido Guida (Terna e MED-TSO) presenta i progetti di interconnessione previsti nel Piano 2023 di Terna per trasportare la generazione rinnovabile prodotta nel Mezzogiorno e nel Mediterraneo verso il Nord Italia e l’Europa, rafforzando la sicurezza energetica e il ruolo dell’Italia come hub energetico.

Nel suo articolo pubblicato su ENERGIA 4.22 Giovanni Goldoni indicava lo sviluppo delle reti come un obiettivo prioritario per il nostro Paese. Il loro ammodernamento dovrà andare di pari passo, o meglio precedere, con l’espansione della capacità rinnovabile (si pensi all’agrivoltaico dove l’87% della capacità potenziale è collocata in sole 4 regioni) e lo sviluppo degli accumuli (analizzati su ENERGIA 4.22 e su ENERGIA 1.23 in chiave motoristica).

In questo nuovo numero di ENERGIA torniamo su questo cruciale aspetto della transizione con due contributi:

  • uno sulle reti di distribuzione, per la penna di Ercole De Luca che presenta le innovazioni avanzate da areti;
  • l’altro sulla rete di trasmissione, in cui Guido Guida (Responsabile Affari Istituzionali Estero di Terna e Vice Presidente di MED-TSO), presenta il Piano 2023 di Terna per garantire un’infrastruttura elettrica capace di far fronte ai nuovi obiettivi rinnovabili inclusi nell’ultima versione del PNIEC. Articolo di cui presentiamo i contenuti in questo post.

Per raggiungere i target rinnovabili del nuovo PNIEC è necessario raddoppiare la capacità di scambio di energia elettrica tra le zone interne di mercato e rafforzare le interconnessioni con l’estero

“Il nuovo PNIEC prevede per l’Italia al 2030 un incremento della capacità installata di generazione rinnovabile di circa 36 GW rispetto al target fissato nel PNIEC 2019, ovvero a circa 73 GW addizionali rispetto al consuntivo 2021. A fronte di un aumento della domanda elettrica a 350 TWh (rispetto al 330 TWh del 2021), le FER addizionali copriranno il 65% della generazione elettrica nazionale nel 2030”. In questo contesto (par. 1), la rete di trasmissione dovrà essere pronta ad affiancare la maggior penetrazione delle FER nel mix di generazione, soprattutto perché molti chilometri separano i centri di produzione da quelli di consumo.

Secondo il Piano di Sviluppo 2023 di Terna, “gli interventi di sviluppo e ammodernamento di cinque dorsali nazionali e la realizzazione del Tyrrhenian Link e dell’Adriatic Link permetteranno di trasportare in maniera efficiente l’energia rinnovabile prodotta nel Mezzogiorno e nei paesi del Mediterraneo verso i luoghi di consumo del Settentrione e verso il resto d’Europa. Infine, il progetto ELMED tra Italia e Tunisia contribuirà all’integrazione della regione Euro-Mediterranea, rafforzando la sicurezza energetica e il ruolo dell’Italia come hub energetico del Mediterraneo”.

21 miliardi di euro gli investimenti nei prossimi 10 anni previsti dal Piano di Sviluppo 2023 di Terna

Il ruolo di Terna nello sviluppo delle reti elettriche (par. 2) è dunque centrale per la decarbonizzazione dell’intero sistema. La rete di trasmissione “dovrà essere pronta a integrare progressivamente la capacità rinnovabile realizzata e a permettere una gestione efficiente e sicura dei flussi elettrici risultanti. Questo introduce delle complessità importanti non solo in merito alla pianificazione e allo sviluppo delle infrastrutture di rete, ma anche in termini di processi autorizzativi, impatto e relazioni con il territorio”.

Osservando i progetti più importanti in programma, “la principale novità introdotta dal Piano di Sviluppo 2023 è la rete Hypergrid (Fig. 2), che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (…). Si tratta di un’imponente operazione di ammodernamento di elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della Penisola e verso le Isole, che prevede nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV (…)”.

L’Hypergrid e l’ELMED, progetto di interesse comune europeo per ottimizzare le risorse finanziarie e rinnovabili tra Europa e Nord Africa

Nei prossimi anni inoltre entreranno in esercizio opere strategiche per la rete di trasmissione nazionale, come il Tyrrhenian Link (tra Sicilia, Campania e Sardegna); l’Adriatic Link (tra Marche e Abruzzo); Sa.Co.I.3 (che collegherà la Sardegna all’Italia attraverso la Corsica); il potenziamento del collegamento sottomarino con la Grecia.

Infine, il progetto ELMED, l’interconnessione tra Italia e Tunisia (par. 3), è atteso rafforzare l’ottimizzazione delle risorse energetiche tra l’Europa e il Nord Africa, “con effetti positivi per la transizione verde (riduzione di oltre 200 tonnellate di CO2 nette/anno a livello globale)”.

Per la sua realizzazione sarà necessario un investimento di 850 milioni di euro, di cui oltre 300 milioni proverranno dal Connecting Europe Facility (CEF), il fondo UE “destinato allo sviluppo di progetti per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. È la prima volta che i fondi del CEF sono assegnati a un’opera infrastrutturale che sarà realizzata con il coinvolgimento di uno Stato membro e un paese terzo”.

Diverse ma complementari le caratteristiche energetiche dei paesi del Mediterraneo

Per promuovere lo sviluppo di una rete di trasmissione elettrica regionale integrata nel Mediterraneo, nel 2012 è stata costituita Med-TSO, l’associazione dei TSO mediterranei (par. 4), “una piattaforma organica di cooperazione multilaterale composta da 20 gestori dei sistemi di trasmissione”.

“Nei suoi undici anni di vita, l’Associazione ha sviluppato un articolato piano di attività, in parte co-finanziato dalla Commissione europea, incentrato su tre assi principali:

  • l’identificazione dei possibili interventi di sviluppo tramite l’elaborazione di un Mediterranean Master Plan delle interconnessioni elettriche nel Mediterraneo (MMP),
  • la predisposizione di un codice di rete per il Mediterraneo (Mediterranean Grid Code) e
  • lo sviluppo di iniziative di knowledge sharing and dissemination”.

“Lo sviluppo delle interconnessioni euro-mediterranee genererà una moltitudine di benefici non solo per il nostro Paese ma anche per l’intero continente europeo: diversificazione delle rotte di approvvigionamento, accesso a mercati potenzialmente più vantaggiosi, stabilizzazione e crescita socio-economica nei paesi limitrofi della sponda sud derivante dallo sviluppo infrastrutturale”.


Il post presenta l’articolo di Guido Guida La rete di trasmissione per l’integrazione euro-mediterranea (pp. 58-63) pubblicato su ENERGIA 3.23

Guido Guida, Responsabile Affari Istituzionali Estero di Terna e Vice Presidente di MED-TSO

Foto: Terna, Il cavo sottomarino Italia-Montenegro

0 Commenti

Nessun commento presente.


Login