La crisi tra Stati Uniti e Iran non sta avendo, almeno per ora, gravi ripercussioni sul fronte del petrolio (appena +4%). I mercati non paiono più di tanto preoccupati dei rischi di un’escalation bellica nella regione, ma il mancato effetto panico non deve portare ad abbassare la guardia. Soprattutto l’Unione Europea che dalle forniture mediorientali è fortemente dipendente.
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